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Citt: Paviotti, dragaggio fondali Corno, Aussa e canali lagunari

29.07.2013
15:21
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/AB - Lo stato di emergenza della laguna di Grado e Marano relativamente alla problematica dei dragaggi dei fondali dei fiumi Corno, Aussa e dei canali lagunari è oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Pietro Paviotti.

Il capogruppo dei Cittadini vuol conoscere dalla Giunta quali iniziative sono state assunte dalle Direzioni competenti per sbloccare gli interventi di dragaggio dei fondali, oltre a restituire agli usi legittimi l'ampia porzione centrale della laguna di Marano e Grado ancora vincolata per la contaminazione da mercurio dei sedimenti lagunari.

Il decreto ministeriale di deperimetrazione del gennaio 2013 ha passato le competenze in materia alla Regione e dunque è quanto mai necessario che gli operatori interessati siano messi al corrente del cronoprogramma dei relativi adempimenti procedimentali e abbiano adeguate certezze, anche considerato che dal primo luglio 2013 si è conclusa l'attività del commissario ad acta in merito al previsto passaggio di competenze in materia di sicurezza della navigazione alla Regione.

Paviotti motiva la sua richiesta con alcune puntuali premesse che riassumono nel dettaglio il caso della laguna di Grado e Marano: le attività produttive della zona industriale dell'Aussa Corno si avvalgono dell'operatività dell'infrastruttura trasportistica portuale di Porto Nogaro, che assume una funzione strategica per l'intera regione; l'importanza per l'economia della Bassa friulana delle attività di pesca e di servizio diportistico che caratterizzano la laguna di Marano e Grado e i corsi d'acqua affluenti; da marzo 2012, data della cessazione della struttura commissariale, sono bloccate le attività di dragaggio del fiume Corno, del fiume Aussa, della vecchia foce del fiume Corno, del canale Maran, nonché i lavori inerenti la banchina spondale di Marano; il prolungato stato di inerzia produce gravi danni, diretti e indiretti, alle attività economiche, stagionali e non, di diversi operatori della Bassa friulana. AB