CR: costi della politica, relatore di maggioranza Paviotti (4)
(ACON) Trieste, 30 lug - RC - Siamo intervenuti - ha affermato
il secondo relatore di maggioranza, Pietro Paviotti (Citt) -
secondo una doppia consapevolezza: da un lato sapendo che si
dovevano togliere effettivi privilegi rispetto a stipendi,
emolumenti e spese riconosciute, ma dall'altra di non cadere nel
tranello di un sentire dell'opinione pubblica spropositato, che
fa temere reazioni negative. Anche perché qualcuno sarà sempre e
comunque scontento.
Delle cifre già menzionate dal relatore Martines, Paviotti ha
sottolineato il dato per lui fondamentale: un consigliere
regionale sino a oggi costava circa 22.000 euro, d'ora in poi la
metà, secondo un taglio che il capogruppo dei Cittadini trova
ragionevole anche perché non l'unico.
E se non è scandaloso il diritto a una copertura previdenziale,
per raggiungere il 50% in meno dei costi il vitalizio doveva
essere cancellato. Resta che nella cifra del rimborso delle spese
- ha fatto presente Paviotti - chi vuole può utilizzarne una
parte per tale copertura.
Sulla consistenza dei dipendenti dei Gruppi consiliari, Paviotti
ha parlato del numero minimo su cui può disporre ciascun Gruppo,
cercando di rispettare le esigenze anche di quelli più piccoli.
Ma soprattutto ha spiegato che si potrà usufruire di una quota
parte, non superiore a una unità, per forme di lavoro diverse da
quella di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Certo non si
tratta di puntare al precariato - ha sottolineato il consigliere
- ma di flessibilità sulle tipologie di lavoro permettendo, ad
esempio, il lavoro occasionale o a progetto.
(immagini tv)
(segue)