M5S: Frattolin, paghe consiglieri in Francia, Germania, Svizzera
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/RC - In merito al riconoscimento
economico adeguato dei consiglieri regionali, la consigliera del
MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin ha parlato in Aula
dell'analoga situazione in Europa. E lo ha fatto spiegando che,
quando fa comodo, si fa presente il ruolo rivestito all'interno
della Comunità europea, quando invece ciò porterebbe a un
confronto su temi delicati come questi, improvvisamente ci si
dimentica di questo ruolo.
Parto quindi dalla Francia - ha detto - che, per la tipologia
dell'organizzazione statale, è senz'altro il Paese confinante a
noi più simile. In Francia, i consiglieri regionali percepiscono
un'indennità commisurata alla popolazione delle regioni che
rappresentano. Si va dai 1.500 euro mensili delle regioni con
meno di un milione di abitanti, ai 2.600 euro per quelle con
oltre tre milioni.
Diversa la situazione per la Germania che, essendo un Paese
federale, riserva alle Regioni (Laender) competenze più numerose
e importanti di quelle attualmente attribuite alle Regioni
italiane. Ci si aspetterebbe che i salari dei parlamentari dei
Laender tedeschi fossero più elevati di quelli italiani, invece
no. Ricevono salari - ha reso noto la Frattolin - determinati in
base alle leggi regionali: si va dai 2.280 euro mensili di
Amburgo ai 9.500 euro "fuori scala" della Renania
settentrionale-Vestfalia (che conta 18 milioni di abitanti). Il
dato medio si aggira attorno ai 4.500 euro mensili ed equivale a
circa la metà dei salari medi dei consiglieri delle Regioni
italiane, pur a fronte di un'economia ben più forte e ricca, e di
un'efficacia amministrativa di ben altra qualità.
Infine la Svizzera, altro Paese federale, a cui spesso l'Italia
del Nord guarda come un modello di efficienza. I Cantoni hanno
competenze e poteri maggiori anche dei Laender tedeschi, ma i
membri dei Parlamenti cantonali percepiscono un salario mensile
pari a zero - ha rivelato l'esponente di M5S. Perché la politica
non è considerata una professione e così i consiglieri comunali e
i parlamentari nazionali non ricevono nessuna remunerazione, ma
svolgono le loro professioni di sempre e al contempo partecipano
alle sedute dei Parlamenti. Ciononostante - ha concluso la
Frattolin - il tasso di assenteismo è bassissimo se paragonato a
quello dei colleghi italiani.