PD: Marsilio, case ATER anche in montagna e puntare al recupero
(ACON) Trieste, 1 ago - COM/RC - È veramente difficile, per i
giovani, scegliere di vivere nei paesi di montagna. Più facile, e
soprattutto più comodo - è la riflessione di Enzo Marsilio -
trasferirsi altrove, nei capoluoghi o nei centri di fondovalle.
Nei paesi montani manca il lavoro, i servizi e, paradossalmente,
anche la casa. Se si vuole frenare l'esodo e invertire il
fenomeno dello spopolamento, è indispensabile migliorare le
condizioni di vita dei centri montani in modo da aumentare la
capacità attrattiva di quelle aree.
Il consigliere regionale del PD ricorda che il presidente
dell'Azienda territoriale edilizia residenziale (ATER) Alto
Friuli nel recente passato, nello spiegare i progetti in corso,
citava la realizzazione di 6 nuovi alloggi a Tolmezzo, 6 nuovi
alloggi ad Amaro, 8 a Venzone e la riqualificazione di 9 mini
alloggi a Gemona: interventi che rispondono alle necessità
abitative, ma dei centri capoluogo e di fondovalle. Nella stessa
occasione, il presidente ribadiva anche che occorre tenere in
massima considerazione i piccoli centri, sviluppando specifiche
azioni a loro favore, in quanto rappresentano l'unica vera tutela
allo spopolamento della montagna. È in questa direzione, come
d'altronde è stato evidenziato di recente dall'assessore
regionale Mariagrazia Santoro, che occorre fare di più e quindi
auspicare che i programmi futuri dell'Ater Alto Friuli realizzano
un'offerta abitativa conveniente, locata nei piccoli paesi di
montagna.
Sarebbe inoltre opportuno - conclude Marsilio - che l'attività
edilizia delle Aziende territoriali guardassero con maggiore
attenzione alle problematiche ambientali e sostenibili per
cercare di recuperare il patrimonio edilizio esistente, visto che
ce n'è in abbondanza e spesso si tratta di edifici di pregio,
piuttosto che realizzare nuovi immobili.