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Pdl: Ziberna, accesso case ATER anche ai genitori separati

02.08.2013
13:13
(ACON) Trieste, 2 ago - COM/AB - "Inserire anche i genitori separati che hanno dovuto lasciare all'altro coniuge la propria casa a seguito di un provvedimento giudiziario tra le categorie deboli per l'accesso agli alloggi ATER. A oggi non è prevista nessuna tutela specifica nel regolamento di assegnazione di case ATER, che finisce il più delle volte per penalizzarli pure a fronte di situazioni, anche delicate, ma di minore entità".

A chiederlo è il vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna in un'interpellanza alla Giunta.

"Una delle conseguenze dei giudizi di separazione tra coniugi - rileva Ziberna - è l'assegnazione della casa coniugale al coniuge dove trovano stabile collocazione i figli. Di conseguenza si pone il problema dell'altro coniuge, costretto a trovare un nuovo alloggio, spesso in condizioni di estrema difficoltà, dovendo in alcuni casi anche continuare a pagare il mutuo della casa lasciata, e non potendo accedere agli alloggi di edilizia convenzionata a causa della sua posizione di proprietario".

"L'articolo 7 della legge regionale 6/2003, infatti, laddove esplicita che la Regione determina particolari misure di sostegno per l'accesso all'abilitazione da parte di soggetti in condizioni di debolezza sociale o economica, non prevede tra le varie categorie deboli anche le madri o i padri separati che hanno dovuto lasciare all'altro coniuge la propria casa a seguito di un provvedimento giudiziario. Nemmeno nel regolamento di attuazione, nella parte in cui vengono indicati i requisiti richiesti agli aspiranti inquilini delle ATER, non è prevista nessuna deroga a favore dei genitori separati".

"Per risolvere il problema si potrebbe procedere alla semplice modifica del Regolamento. Mi auguro che la Giunta accolga questa istanza, anche perché - conclude Ziberna - i genitori separati sono ormai stati definiti dalla stampa come nuovi poveri, visto che, alle volte rimasti anche senza lavoro, sono tenuti a versare assegni di mantenimento per i figli e a concedere l'uso dell'abitazione, prima definita familiare, al consorte separato in comunione con i figli".