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PD/Ssk: Gabrovec, in pdl Grande Guerra anche Ermada e vittime civili

09.08.2013
12:38
(ACON) Trieste, 9 ago - COM/RC - Il centenario della Prima Guerra mondiale sia momento di riflessione e riconciliazione, la commemorazione di un evento tragico che ha visto i nostri nonni e bisnonni contrapposti su fronti diversi e tuttavia unificati nel sognare la pace, il ritorno alle famiglie e alla quotidianità negata.

È quanto sostiene il consigliere regionale della Slovenska skupnost, gruppo PD, e vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec, nell'apprendere della proposta di legge a firma di alcuni colleghi.

A dire il vero - fa presente Gabrovec - in sostanza è un testo che ricalca il lavoro della VI commissione della legislatura scorsa, al quale avevo attivamente e convintamente partecipato e che per poco non siamo riusciti a portare al vaglio dell'Aula consiliare. Già allora avevamo concordato l'esigenza di ricordare e onorare le vittime, militari e civili (queste spesso e volentieri dimenticate) di ogni schieramento e nazionalità.

Personalmente, avevo sostenuto anche l'esigenza di recuperare il colpevole ritardo nell'esporre le ragioni, i valori e la comunque tragica eroicità di quanti, dalla costa croata al Trentino, avevano indossato le uniformi imperiali asburgiche. Per questi caduti, e men che meno per le vittime civili (famiglie evacuate e i molti dispersi, le frazioni bombardate e depredate, la vita fatta di stenti e privazioni), non ci sono monumenti e la stessa storiografia, dettata da un ventennio di dittatura fascista immediatamente successiva, ha steso una cappa di omertà e spesso di dispregio - sostiene il vicepresiedente.

Il centenario del primo grande conflitto del secolo scorso sia, quindi, un momento di sana, seria e onesta analisi retrospettiva della storia delle nostre terre. Il Consiglio regionale è in grado, se ci sarà la volontà politica, di approvare in tempi rapidi una norma che aiuti a coordinare e indirizzare la miriade di idee, iniziative e interventi che già da tempo si sviluppano sull'intero territorio regionale, fino alla provincia di Trieste, militarmente protetta dall'ultima linea difensiva del massiccio dell'Ermada. Quest'ultima, vera e propria fortezza mai espugnata militarmente, mantiene ancora oggi testimonianze storiche e manufatti bellici attrattivi che vanno valorizzati nell'ottica della promozione culturale, turistica ed economica delle province di Trieste e Gorizia, del Carso e dell'area transfrontaliera - conclude il consigliere espressione della comunità slovena, che nelle prossime settimane presenterà una sua prima integrazione al progetto di legge dei colleghi per poter arrivare alla discussione di un testo unitario subito dopo la pausa estiva.