PD/Ssk: Gabrovec, in pdl Grande Guerra anche Ermada e vittime civili
(ACON) Trieste, 9 ago - COM/RC - Il centenario della Prima
Guerra mondiale sia momento di riflessione e riconciliazione, la
commemorazione di un evento tragico che ha visto i nostri nonni e
bisnonni contrapposti su fronti diversi e tuttavia unificati nel
sognare la pace, il ritorno alle famiglie e alla quotidianità
negata.
È quanto sostiene il consigliere regionale della Slovenska
skupnost, gruppo PD, e vicepresidente del Consiglio regionale,
Igor Gabrovec, nell'apprendere della proposta di legge a firma di
alcuni colleghi.
A dire il vero - fa presente Gabrovec - in sostanza è un testo
che ricalca il lavoro della VI commissione della legislatura
scorsa, al quale avevo attivamente e convintamente partecipato e
che per poco non siamo riusciti a portare al vaglio dell'Aula
consiliare. Già allora avevamo concordato l'esigenza di ricordare
e onorare le vittime, militari e civili (queste spesso e
volentieri dimenticate) di ogni schieramento e nazionalità.
Personalmente, avevo sostenuto anche l'esigenza di recuperare il
colpevole ritardo nell'esporre le ragioni, i valori e la comunque
tragica eroicità di quanti, dalla costa croata al Trentino,
avevano indossato le uniformi imperiali asburgiche. Per questi
caduti, e men che meno per le vittime civili (famiglie evacuate e
i molti dispersi, le frazioni bombardate e depredate, la vita
fatta di stenti e privazioni), non ci sono monumenti e la stessa
storiografia, dettata da un ventennio di dittatura fascista
immediatamente successiva, ha steso una cappa di omertà e spesso
di dispregio - sostiene il vicepresiedente.
Il centenario del primo grande conflitto del secolo scorso sia,
quindi, un momento di sana, seria e onesta analisi retrospettiva
della storia delle nostre terre. Il Consiglio regionale è in
grado, se ci sarà la volontà politica, di approvare in tempi
rapidi una norma che aiuti a coordinare e indirizzare la miriade
di idee, iniziative e interventi che già da tempo si sviluppano
sull'intero territorio regionale, fino alla provincia di Trieste,
militarmente protetta dall'ultima linea difensiva del massiccio
dell'Ermada. Quest'ultima, vera e propria fortezza mai espugnata
militarmente, mantiene ancora oggi testimonianze storiche e
manufatti bellici attrattivi che vanno valorizzati nell'ottica
della promozione culturale, turistica ed economica delle province
di Trieste e Gorizia, del Carso e dell'area transfrontaliera -
conclude il consigliere espressione della comunità slovena, che
nelle prossime settimane presenterà una sua prima integrazione al
progetto di legge dei colleghi per poter arrivare alla
discussione di un testo unitario subito dopo la pausa estiva.