M5S: Dal Zovo, nuova diga su Isonzo fatale per ecosistema fiume
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/AB - "La costruzione di un nuovo
sbarramento sul fiume Isonzo, a monte del ponte di Piuma, sarebbe
fatale per uno degli ultimi posti a rilievo naturalistico
presenti sul territorio goriziano".
Ilaria Dal Zovo, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle,
esprime tutta la sua contrarietà al progetto della nuova diga sul
fiume che nasce nelle Alpi Giulie. "È impensabile costruire
un'opera del genere - aggiunge -. Va ricordato che lo scorso
novembre il Consiglio e la Giunta comunale di Gorizia avevano
accolto un ordine del giorno del consigliere M5S Manuela Botteghi
finalizzato alla difesa del fiume da nuovi progetti di
sfruttamento. Progetti che non sono più compatibili con l'attuale
situazione ambientale, con il cambiamento climatico e con la
sempre maggiore scarsità d'acqua".
"Sono stati necessari 20 anni, dopo la costruzione della diga di
Salcano (Solkan), perché la vita nel fiume a valle del bacino
sloveno ritrovasse il suo equilibrio - ricorda Dal Zovo. L'Isonzo
oggi si è ripopolato. La costruzione di un ulteriore bacino sul
fiume sarebbe sbagliata e dannosa per l'intero ecosistema. La
soluzione agli sbalzi provocati dalla diga di Salcano non può
essere cercata, infatti, in una nuova diga, che annienterebbe
definitivamente la rinascita del fiume. Dobbiamo puntare invece
sulla qualità dell'acqua e sulla lotta all'inquinamento".
"Il problema della mancanza d'acqua per l'agricoltura, la flora e
la fauna esiste - sostiene il consigliere M5S. Se nel periodo
secco si riuscisse a rimodulare la portata d'acqua indirizzata
alle centrali idroelettriche presenti lungo i canali irrigui, si
potrebbero limitare almeno in parte le conseguenze di questa
criticità. La maggior parte dell'acqua è infatti destinata a tale
scopo per poi finire in mare. Una commissione di esperti potrebbe
verificare la fattibilità di questa ipotesi".
"Allo stesso tempo la Regione dovrebbe cercare di abbattere le
barriere fra la Slovenia e l'Italia, i due paesi attraversati
dall'Isonzo, creando un tavolo per la gestione, la tutela e la
salvaguardia del fiume assieme a Lubiana. Così come è
indispensabile la realizzazione di un distretto idrografico
internazionale come previsto dalla normativa europea".