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SEL: Lauri, chiudere il CIE di Gradisca, è diventato un carcere

12.08.2013
16:55
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/AB - Quando è stato costruito, il CIE di Gradisca doveva essere una struttura modello e invece, come e più degli altri è diventato un carcere dove non vengono rispettati i più elementari diritti umani. Il Governo Letta prenda atto delle denunce delle organizzazioni umanitarie, ossia che il CIE di Gradisca è il peggiore che c'è in Italia, che è stato costruito con le caratteristiche di un carcere, all'interno del quale le condizioni di vita sono inaccettabili e lo chiuda.

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra ecologia libertà in Consiglio regionale, commentando l'ennesimo episodio che ha visto i migranti trattenuti nel CIE reclamare un trattamento più umano e le forze adibite alla sicurezza rispondere con tecniche di repressione da scontri di piazza, usando addirittura i gas lacrimogeni.

Con la differenza - aggiunge Lauri - che i lacrimogeni si dovrebbero usare in spazi aperti per disperdere e allontanare chi manifesta atteggiamenti offensivi, mentre a Gradisca sarebbero stati usati in luoghi confinati da cui non poteva fuggire nessuno, come fosse una tonnara.

La chiusura del CIE di Gradisca e la rimozione e la destinazione ad altro incarico di chi da anni gestisce così una struttura detentiva che sembra sottratta a ogni atteggiamento di umanità è il minimo che questa regione e questo Paese si possono aspettare, conclude Lauri, che inoltre invita i parlamentari del Friuli Venezia Giulia ad agire in questo senso nei confronti del Governo.