AR: Revelant, incendio in val Raccolana e futuro della montagna
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/AB - "L'incendio nella val
Raccolana e la sua gestione devono necessariamente farci
riflettere ulteriormente su quello che deve essere il futuro
della montagna: conoscerla e promuoverla potrà evitare ulteriori
inevitabili emergenze nei prossimi anni. Gli interventi di
prevenzione devono rientrare nei programmi dell'Amministrazione
regionale, e il primo fondamentale intervento è prevenire lo
spopolamento garantendo dignitose condizioni di vita, generando
lavoro e occupazione anche attraverso il recupero del patrimonio
prativo e la cura e la manutenzione di boschi e corsi d'acqua".
"Ora è importante garantire la regolare viabilità lungo la strada
statale che potrebbe nuovamente subire interruzioni per
smottamenti nell'eventualità di forti precipitazioni su un
terreno reso instabile dall'incendio altrimenti, oltre alla
distruzione del patrimonio boschivo, si registreranno ingenti
danni economici alle attività commerciali e produttive
dell'intera Val Canale e Canal del Ferro, senza contare i disagi
per chi è impossibilitato a raggiungere il proprio posto di
lavoro".
Così il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Roberto
Revelant interviene in merito alla temporanea chiusura della
strada Pontebbana a seguito del grave incendio che da settimane
divampa nel monte Jovet fino a raggiungere le falde del Montasio.
"L'incendio della Val Roccolana - rileva Revelant - avrà
sicuramente significative ricadute economiche su molti bilanci:
da quello della Protezione civile, al Comune di Chiusaforte, ma
anche su tutte quelle attività che hanno visto vanificare in
pochi giorni l'effetto del Giro d'Italia che lasciava ben sperare
per la stagione in corso, fino ad arrivare alle realtà presenti
nella zona del lago dei tre Comuni dove, di fatto, è interdetta
la possibilità di praticare sport acquatici e remieri, a causa
delle operazioni di carico dei Canadair. Il periodo estivo
infatti rappresenta per molte attività legate all'indotto del
settore del turismo un'ancora di salvezza in questo momento di
profonda crisi economica".
"La Regione, dopo l'emergenza, dovrà intervenire ulteriormente -
conclude Revelant - perché in un momento di grave crisi l'Alto
Friuli non è nelle condizioni di riuscire a sobbarcarsi queste
ulteriori criticità economiche, ma soprattutto dovrà già dalla
prossima finanziaria dare segnali confortanti a chi in questi
territori ci vive ogni giorno, e sogna di poterci vivere per
sempre dignitosamente e in massima sicurezza".
AB