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PD: Codega, chiudere Cie di Gradisca

16.08.2013
10:04
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Lo avevamo già detto all'indomani della visita di qualche settimana fa: il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Gradisca, almeno così come oggi è gestito, va chiuso.

Parola di Franco Codega, consigliere regionale del PD che così prosegue: "Le condizioni di vita delle persone ivi trattenute sono inaccettabili. Sono molto più restrittive di quanto previste dalle direttive europee in proposito e sono spesso al limite del rispetto dei diritti umani fondamentali: ci sono difficoltà di comunicare all'esterno, privazione di uno spazio mensa, somministrazione di psicofarmaci, mancanza di qualunque libro o giornale cartaceo, stazionamento in recinti-gabbia.

"E l'efficacia di questo trattamento è quasi nulla. L'identificazione, se non avviene entro i primi due mesi, non avviene più. Mantenere questi stranieri così a lungo, è una tortura inutile.

"Già denunciavamo il rischio di ribellione a una tale situazione di repressione ingiustificata. È già avvenuto in passato ed è avvenuto anche in questi giorni. La situazione del giovane marocchino in condizioni gravissime all'ospedale di Cattinara è l'emblema di una situazione che non si è voluto o non si è saputo governare. Tutto questo è intollerabile.

"Ci domandiamo: il prefetto di Gorizia era a conoscenza delle condizioni di vita al Cie? Quali interventi sono stati predisposti per garantire un trattamento ai trattenuti che sia rispettoso della normativa europea e nazionale?"