PD: Codega, chiudere Cie di Gradisca
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Lo avevamo già detto
all'indomani della visita di qualche settimana fa: il Centro di
identificazione ed espulsione (Cie) di Gradisca, almeno così come
oggi è gestito, va chiuso.
Parola di Franco Codega, consigliere regionale del PD che così
prosegue: "Le condizioni di vita delle persone ivi trattenute
sono inaccettabili. Sono molto più restrittive di quanto previste
dalle direttive europee in proposito e sono spesso al limite del
rispetto dei diritti umani fondamentali: ci sono difficoltà di
comunicare all'esterno, privazione di uno spazio mensa,
somministrazione di psicofarmaci, mancanza di qualunque libro o
giornale cartaceo, stazionamento in recinti-gabbia.
"E l'efficacia di questo trattamento è quasi nulla.
L'identificazione, se non avviene entro i primi due mesi, non
avviene più. Mantenere questi stranieri così a lungo, è una
tortura inutile.
"Già denunciavamo il rischio di ribellione a una tale situazione
di repressione ingiustificata. È già avvenuto in passato ed è
avvenuto anche in questi giorni. La situazione del giovane
marocchino in condizioni gravissime all'ospedale di Cattinara è
l'emblema di una situazione che non si è voluto o non si è saputo
governare. Tutto questo è intollerabile.
"Ci domandiamo: il prefetto di Gorizia era a conoscenza delle
condizioni di vita al Cie? Quali interventi sono stati
predisposti per garantire un trattamento ai trattenuti che sia
rispettoso della normativa europea e nazionale?"