M5S: Del Zovo, Cie di Gradisca fallimento dei partiti, va chiuso
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Era prevedibile che il Cie di
Gradisca diventasse per l'ennesima volta teatro di episodi di
violenza e di disperazione. Fino a oggi non si è fatto nulla per
risolvere la situazione. Al Governo Letta non interessano
minimamente né le persone trattenute in modo disumano nel Centro,
né gli agenti di custodia costretti a operare in situazioni di
grande difficoltà. Il MoVimento 5 Stelle, attraverso le parole
dei suoi esponenti, non ultima la consigliera regionale Ilaria
Dal Zovo, esprime tutta la sua solidarietà verso chi è coinvolto
nella triste vicenda del Cie di Gradisca.
In una Paese civile - affermano i pentastellati - non è
ammissibile che delle persone vengano detenute di fatto fino a 18
mesi in condizioni estreme. Un lasso di tempo enorme per questi
migranti che molto spesso, privi di documenti validi, non possono
nemmeno fare ritorno nei loro Paesi di origine.
L'intero quadro normativo va riformato - propone il MoVimento.
Quanto sta accadendo è la dimostrazione lampante del fallimento
di politiche oscurantiste e fuori da tempo. È evidente che le
situazioni che si vengono a creare nei centri di identificazione
sono solo la punta dell'iceberg di un problema, quello
dell'immigrazione, che bisognerebbe affrontare e risolvere una
volta per tutte, non limitandosi ai semplici proclami. È
necessario implementare la convenzione di Dublino, renderla
pienamente efficace ed evitare, con il supporto della diplomazia
europea, che l'Italia resti ostaggio di alcuni Paesi
nordafricani, che utilizzano i disperati in partenza da quelle
coste come merce di scambio.
Come se la situazione non fosse abbastanza critica, il ministro
dell'Interno ha inoltre pensato bene di emanare un decreto che
istituisce a Gradisca d'Isonzo un Centro di accoglienza (Cda) -
ricorda Ilaria Dal Zovo. Si tratta di persone sbarcate per lo più
sulle coste del Sud Italia. Il rischio molto serio è che in
regione arrivino almeno 500 immigrati al mese, destinati ad
aumentare a dismisura il numero dei clandestini presenti in
Friuli Venezia Giulia. È una situazione insostenibile, anche per
le forze dell'ordine continuamente sotto organico, che va avanti
da anni nell'indifferenza totale della politica.
Crediamo si debba prendere in seria considerazione la chiusura
della struttura di Gradisca - conclude la Dal Zovo.