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M5S: Del Zovo, Cie di Gradisca fallimento dei partiti, va chiuso

16.08.2013
10:03
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RC - Era prevedibile che il Cie di Gradisca diventasse per l'ennesima volta teatro di episodi di violenza e di disperazione. Fino a oggi non si è fatto nulla per risolvere la situazione. Al Governo Letta non interessano minimamente né le persone trattenute in modo disumano nel Centro, né gli agenti di custodia costretti a operare in situazioni di grande difficoltà. Il MoVimento 5 Stelle, attraverso le parole dei suoi esponenti, non ultima la consigliera regionale Ilaria Dal Zovo, esprime tutta la sua solidarietà verso chi è coinvolto nella triste vicenda del Cie di Gradisca.

In una Paese civile - affermano i pentastellati - non è ammissibile che delle persone vengano detenute di fatto fino a 18 mesi in condizioni estreme. Un lasso di tempo enorme per questi migranti che molto spesso, privi di documenti validi, non possono nemmeno fare ritorno nei loro Paesi di origine.

L'intero quadro normativo va riformato - propone il MoVimento. Quanto sta accadendo è la dimostrazione lampante del fallimento di politiche oscurantiste e fuori da tempo. È evidente che le situazioni che si vengono a creare nei centri di identificazione sono solo la punta dell'iceberg di un problema, quello dell'immigrazione, che bisognerebbe affrontare e risolvere una volta per tutte, non limitandosi ai semplici proclami. È necessario implementare la convenzione di Dublino, renderla pienamente efficace ed evitare, con il supporto della diplomazia europea, che l'Italia resti ostaggio di alcuni Paesi nordafricani, che utilizzano i disperati in partenza da quelle coste come merce di scambio.

Come se la situazione non fosse abbastanza critica, il ministro dell'Interno ha inoltre pensato bene di emanare un decreto che istituisce a Gradisca d'Isonzo un Centro di accoglienza (Cda) - ricorda Ilaria Dal Zovo. Si tratta di persone sbarcate per lo più sulle coste del Sud Italia. Il rischio molto serio è che in regione arrivino almeno 500 immigrati al mese, destinati ad aumentare a dismisura il numero dei clandestini presenti in Friuli Venezia Giulia. È una situazione insostenibile, anche per le forze dell'ordine continuamente sotto organico, che va avanti da anni nell'indifferenza totale della politica.

Crediamo si debba prendere in seria considerazione la chiusura della struttura di Gradisca - conclude la Dal Zovo.