M5S: Ussai, su Ferriera di Servola mozione in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 8 set - COM/AB - "Il sindaco Cosolini dovrebbe
essere il primo tutore della salute dei suoi concittadini e
questo ruolo lo sta espletando nel peggior modo possibile. Anche
le notizie che siamo riusciti a raccogliere nelle ultime ore
rispetto alle reali intenzioni del gruppo Arvedi sulla Ferriera
di Servola ci portano a dire che il sindaco dovrebbe prendere
atto del fallimento della sua politica sullo stabilimento più
importante della città e sul problema di inquinamento ambientale
più grave del nostro territorio e quindi rassegnare le sue
dimissioni".
E' questo il duro attacco a livello comunale del MoVimento 5
Stelle alla luce delle ultime notizie sugli sviluppi del
passaggio della Ferriera dalla Lucchini alla Società Siderurgica
Triestina, che ha come amministratore unico l'ex consulente del
Comune Francesco Rosato.
"Abbiamo criticato sin dall'inizio l'incarico all'ingegner
Rosato, ex direttore dello stabilimento, perché ci sembrava fuori
luogo affidare una consulenza per la riconversione e per la
ricerca di potenziali investimenti alternativi alla siderurgia a
chi aveva contribuito a mantenere in essere il problema che la
Ferriera di Servola rappresenta per l'ambiente, per tutti i
cittadini di Trieste e per i servolani in particolare".
"A seguito della conferma del non mantenimento di tutti i posti
di lavoro, acquista ancora maggiore importanza la mozione che il
MoVimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio regionale lo scorso
12 agosto - sottolinea il consigliere regionale M5S Andrea Ussai.
Contrariamente a quanto promesso dalla presidente Serracchiani e
a quanto sta accadendo, crediamo infatti che la soluzione del
problema Ferriera non possa prescindere da tre punti importanti,
il primo dei quali riguarda la tutela della salute dei cittadini.
Bisogna intervenire immediatamente - afferma Ussai - per tutelare
in particolar modo chi abita in prossimità dell'impianto e tutta
la città che da anni è soggetta a sostanze cancerogene in
quantità superiore ai limiti di legge".
"In secondo luogo bisogna coinvolgere i cittadini e le
associazioni nel passaggio della Ferriera dal gruppo Lucchini al
gruppo Arvedi e nei necessari processi di bonifica e di
riconversione dell'area. Infine, forse ancora più importante -
conclude Ussai - bisogna rendere trasparente l'utilizzo dei quasi
15 milioni di euro che la Regione ha stanziato per le aree
industriali di crisi complessa".