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Giunta Regolamento: proposte di modifica su lavori Commissione

13.09.2013
12:59
(ACON) Trieste, 13 set - AB - La Giunta per il Regolamento del Consiglio regionale, presieduta da Franco Iacop e alla quale erano stati invitati i presidenti di Commissione, ha esaminato alcune proposte di modifiche regolamentari che riguardano i lavori delle Commissioni. Per consentire i necessari approfondimenti e per l'approvazione delle nuove norme è stata riconvocata per giovedì della prossima settimana. Queste, assieme a quelle introdotte nella seduta precedente sulle attribuzioni delle materie di competenza delle Commissioni, saranno portate all'attenzione dell'Aula nella prossima sessione di lavori.

Tra le innovazioni che si intende proporre vi è a possibilità (art. 26) per i consiglieri del Gruppo Misto di farsi rappresentare da un collega di Gruppo o di un altro Gruppo, nonché l'estensione del voto ponderale anche ai componenti del Gruppo Misto.

All'articolo 35 si sta pensando a una norma di salvaguardia che assicuri alle opposizioni la possibilità di discutere i suoi provvedimenti e il tempo necessario per farlo. E, sempre all'articolo 35, potrebbe essere introdotta una modifica che consenta - in determinate condizioni - anche in Commissione la prosecuzione dei lavori a oltranza e un'altra che in qualche modo stabilisca tempi certi per la discussione dei provvedimenti.

L'articolo 37 parla invece del numero legale, senza il quale i lavori delle Commissioni non possono iniziare, mentre in Aula può mancare solo in corso di seduta. Se il numero legale non dovesse esserci a inizio seduta, il presidente della Commissione avrebbe la facoltà di prorogare l'orario d'inizio di mezz'ora e, eventualmente di ulteriori 15 minuti. Se il numero legale dovesse mancare in corso di seduta, il presidente potrebbe sospenderla, per una sola volta, per non meno di mezz'ora.

Del termine per la trasmissione delle relazioni scritte delle Commissioni all'Assemblea tratta l'articolo 41, che oggi lo fissa in 7 giorni dalla conclusione dell'esame del provvedimento. La proposta è di portarlo a un massimo di 10 giorni, perché in alcuni casi era eccessivamente ristretto (quando l'argomento non è stato ancora calendarizzato in Aula) in altri troppo ampio (per argomenti già inseriti nel calendario dei lavori d'Aula immediatamente successivo alle sedute di Commissione). La modifica proposta va nella direzione di rendere tale termine più flessibile e di limitare la discrezionalità della Commissione ai soli casi in cui l'argomento sia stato già inserito nel calendario dei lavori d'Aula.

(immagini tv)