M5S: Sergo, Giunta chiarisca cosa farà in merito a progettata Tav
(ACON) Trieste, 16 set - COM/AB - La bufera Tav arriva in
regione dopo l'arresto, su mandato della Procura di Firenze, di
Maria Rita Lorenzetti, presidente della società di progettazione
Italferr SpA. Un'indagine che, oltre ai vertici di Italferr, sta
coinvolgendo alcuni dirigenti di Rfi - che si definisce parte
lesa - di Coopsette e di alcuni funzionari dei ministeri delle
Infrastrutture, dell'Ambiente e dell'Autorità di vigilanza per
gli appalti pubblici.
"Italferr, in nome e per conto di Rfi, ha predisposto il progetto
della Nuova linea AV/AC Venezia-Trieste - ricorda il consigliere
regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo che aggiunge: lo
scorso 31 maggio è stata inviata alla Commissione tecnica di
verifica dell'impatto ambientale (Ctva) presso il ministero
dell'Ambiente, nonché alla nostra Regione, la documentazione
relativa alla sola tratta Ronchi dei Legionari- Trieste e non
dell'intero progetto unitario. Inoltre, non risulta che il
proponente abbia dato avviso al pubblico del deposito dei nuovi
elaborati, secondo la procedura prevista dall'art 24 del Dlgs
152/2006. Senza dimenticare che la quasi totalità degli enti
locali interessati all'opera ha già dato un parere negativo alla
documentazione inviata".
Sulla base di queste considerazioni, il consigliere regionale M5S
Cristian Sergo depositerà un'interrogazione alla Giunta.
"Alla luce anche di questi fatti e delle criticità e perplessità
sollevate a proposito dei costi e dell'impatto ambientale che il
progetto Nuova linea AV/AC Venezia-Trieste avrà sul nostro
territorio, vogliamo sapere quale posizione intenda assumere la
Giunta Serracchiani in merito alla procedura autorizzativa
dell'opera, che si basa proprio sul progetto preparato da
Italferr SpA".
"Come avevamo già fatto ad agosto - conclude Sergo - è bene
ricordare che nel programma elettorale della presidente
Serracchiani c'è scritto, testualmente, "nel nostro territorio
non parliamo più di Tav per la carenza dei finanziamenti e per
l'assenza di una politica integrata del trasporto transalpino e
transfrontaliero". Oggi la presidente ha un motivo in più per
mantenere le promesse fatte agli elettori".