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PD-Ssk: Gabrovec, indennizzi per danni causati da fauna selvatica

20.09.2013
12:08
(ACON) Trieste, 20 set - COM/AB - Gli incidenti e i danni provocati dalla fauna selvatica sono noti da lungo tempo. Le produzioni agricole, specialmente quelle di alto pregio nelle provincie di Trieste e Gorizia, si trovano sempre più colpite da cinghiali e cervi, negli ultimi anni moltiplicatisi a dismisura. Oltre ai danni diretti all'economia del settore primario, la proliferazione incontrollata degli ungulati rappresenta anche un serio pericolo per la sicurezza e la salute pubblica.

Queste problematiche sono state già sollevate negli anni passati più volte in Consiglio regionale dall'esponente della Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che non perde l'occasione per ribadire che le poche misure messe in atto sinora sono risultate, purtroppo, completamente inadeguate. Ma c'è di più. Oltre ai danni diretti vi è, per gli imprenditori agricoli, anche odore di beffa - sottolinea Gabrovec nella sua ultima interrogazione alla quale la Giunta fornirà risposta nella prossima seduta d'Aula.

Gabrovec ricorda che dall'ottobre 2010 gli indennizzi dei danni provocati dalla fauna selvatica all'agricoltura sono sciaguratamente subordinati alla regola del "de minimis" che, interpretando in maniera restrittiva la normativa europea, fissa per gli imprenditori agricoli il massimo degli aiuti pubblici a 7.500 euro nell'arco di tre esercizi fiscali. Questo rende evidentemente inaccessibili le già ridicole misure di compensazione proprio per quanti vivono della produzione agricola.

"Voglio chiarire - aggiunge Gabrovec - che il risarcimento dei danni provocati è da ritenersi un mero indennizzo per il danno subito, e quindi non è un contributo. La fauna selvatica è proprietà dello Stato ed è quindi quest'ultimo a dover rispondere dei danni arrecati. Gli agricoltori non possono sparare né porre trappole di alcun tipo. Oltre a ciò le norme paesaggistiche e urbanistiche impongono precisi limiti anche alla posa di recinzioni. E tralasciamo i costi, che comunque non sono trascurabili posto che la nostra agricoltura è costituita da un insieme di molti terreni spesso di piccolissime dimensioni. Chiedo pertanto alla Giunta di intraprendere con urgenza le azioni necessarie che portino al giusto indennizzo a chi si vede quotidianamente distrutti i frutti del proprio lavoro".