PD-Ssk: Gabrovec, indennizzi per danni causati da fauna selvatica
(ACON) Trieste, 20 set - COM/AB - Gli incidenti e i danni
provocati dalla fauna selvatica sono noti da lungo tempo. Le
produzioni agricole, specialmente quelle di alto pregio nelle
provincie di Trieste e Gorizia, si trovano sempre più colpite da
cinghiali e cervi, negli ultimi anni moltiplicatisi a dismisura.
Oltre ai danni diretti all'economia del settore primario, la
proliferazione incontrollata degli ungulati rappresenta anche un
serio pericolo per la sicurezza e la salute pubblica.
Queste problematiche sono state già sollevate negli anni passati
più volte in Consiglio regionale dall'esponente della Slovenska
skupnost Igor Gabrovec, che non perde l'occasione per ribadire
che le poche misure messe in atto sinora sono risultate,
purtroppo, completamente inadeguate. Ma c'è di più. Oltre ai
danni diretti vi è, per gli imprenditori agricoli, anche odore di
beffa - sottolinea Gabrovec nella sua ultima interrogazione alla
quale la Giunta fornirà risposta nella prossima seduta d'Aula.
Gabrovec ricorda che dall'ottobre 2010 gli indennizzi dei danni
provocati dalla fauna selvatica all'agricoltura sono
sciaguratamente subordinati alla regola del "de minimis" che,
interpretando in maniera restrittiva la normativa europea, fissa
per gli imprenditori agricoli il massimo degli aiuti pubblici a
7.500 euro nell'arco di tre esercizi fiscali. Questo rende
evidentemente inaccessibili le già ridicole misure di
compensazione proprio per quanti vivono della produzione
agricola.
"Voglio chiarire - aggiunge Gabrovec - che il risarcimento dei
danni provocati è da ritenersi un mero indennizzo per il danno
subito, e quindi non è un contributo. La fauna selvatica è
proprietà dello Stato ed è quindi quest'ultimo a dover rispondere
dei danni arrecati. Gli agricoltori non possono sparare né porre
trappole di alcun tipo. Oltre a ciò le norme paesaggistiche e
urbanistiche impongono precisi limiti anche alla posa di
recinzioni. E tralasciamo i costi, che comunque non sono
trascurabili posto che la nostra agricoltura è costituita da un
insieme di molti terreni spesso di piccolissime dimensioni.
Chiedo pertanto alla Giunta di intraprendere con urgenza le
azioni necessarie che portino al giusto indennizzo a chi si vede
quotidianamente distrutti i frutti del proprio lavoro".