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GM: Barillari, chiarimenti su concorso per medicina a Gorizia

22.09.2013
10:05
(ACON) Trieste, 22 set - COM/AB - Interrogazione del consigliere regionale Giovanni Barillari (GM), che chiede alla Giunta chiarimenti su alcuni fatti avvenuti lo scorso 17 settembre in occasione del concorso pubblico per l'ammissione al corso triennale di medicina generale che si è svolto a Gorizia, all'Aula Magna dell'ITI "Galilei" di via Puccini.

Da quanto è emerso, alcuni candidati ammessi alla prova scritta sarebbero stati esclusi perché arrivati alla porta dell'Aula Magna alle 8.31, mentre sul bando veniva indicata l'ora delle 8.30. Nonostante le richieste per poter accedere nell'Aula, a questi candidati sarebbe stato intimato di andarsene.

"Il fatto che mi è stato riferito merita degli approfondimenti - afferma Barillari - ed è per questo che mi sono rivolto alla Giunta. Da quanto ho saputo, vi sarebbero elementi oggettivi che avrebbero reso difficile raggiungere entro le 8.30 la sede d'esame: il maltempo di quelle ore che ha creato diversi disagi alla circolazione stradale a cui si aggiunge che, sempre a causa delle piogge, i segnali che indicavano la sede d'esame - semplici fogli di carta in formato A4 - sarebbero stati fradici e difficili da leggere, molti caduti a terra e impossibili da rinvenire.

"Oltre alle conseguenze delle condizioni meteo, comunque, ci sono state anche delle imprecisioni proprio nelle indicazioni della sede presenti nel bando pubblicato sul BUR. Mi risulta che all'esterno dell'edificio, di notevoli dimensioni - prosegue il consigliere del Gruppo Misto - che ospita anche l'ISIS "Galilei - Fermi - Pacassi" della provincia di Gorizia, non sia indicato il numero civico "22" in corrispondenza dell'ingresso dell'Aula Magna come riportato sul bando. Anche il nome dell'Aula, indicato nel bando come "ex Fonderia", non corrisponderebbe a quello reale che dovrebbe essere "Europa".

"È evidente che, per candidati che giungono da diverse parti della regione per sostenere una prova di questo tipo e che non conoscono la sede d'esame, alcune difficoltà logistiche potrebbero esserci state: forse, alla luce della situazione complessiva, si poteva trovare una modalità per non precludere la possibilità a questi giovani di tentare una via per accedere al mondo del lavoro.

"Proprio alla luce di questi fatti - conclude Barillari - ho chiesto alla Giunta di verificare i fatti, per capire se il comportamento tenuto nei confronti dei candidati sia stato legittimo e l'ho invitata a tutelare i diritti dei giovani medici esclusi nel caso in cui si ravvisasse la non completa regolarità nello svolgimento della prova".