GM: Barillari, chiarimenti su concorso per medicina a Gorizia
(ACON) Trieste, 22 set - COM/AB - Interrogazione del
consigliere regionale Giovanni Barillari (GM), che chiede alla
Giunta chiarimenti su alcuni fatti avvenuti lo scorso 17
settembre in occasione del concorso pubblico per l'ammissione al
corso triennale di medicina generale che si è svolto a Gorizia,
all'Aula Magna dell'ITI "Galilei" di via Puccini.
Da quanto è emerso, alcuni candidati ammessi alla prova scritta
sarebbero stati esclusi perché arrivati alla porta dell'Aula
Magna alle 8.31, mentre sul bando veniva indicata l'ora delle
8.30. Nonostante le richieste per poter accedere nell'Aula, a
questi candidati sarebbe stato intimato di andarsene.
"Il fatto che mi è stato riferito merita degli approfondimenti -
afferma Barillari - ed è per questo che mi sono rivolto alla
Giunta. Da quanto ho saputo, vi sarebbero elementi oggettivi che
avrebbero reso difficile raggiungere entro le 8.30 la sede
d'esame: il maltempo di quelle ore che ha creato diversi disagi
alla circolazione stradale a cui si aggiunge che, sempre a causa
delle piogge, i segnali che indicavano la sede d'esame - semplici
fogli di carta in formato A4 - sarebbero stati fradici e
difficili da leggere, molti caduti a terra e impossibili da
rinvenire.
"Oltre alle conseguenze delle condizioni meteo, comunque, ci sono
state anche delle imprecisioni proprio nelle indicazioni della
sede presenti nel bando pubblicato sul BUR. Mi risulta che
all'esterno dell'edificio, di notevoli dimensioni - prosegue il
consigliere del Gruppo Misto - che ospita anche l'ISIS "Galilei -
Fermi - Pacassi" della provincia di Gorizia, non sia indicato il
numero civico "22" in corrispondenza dell'ingresso dell'Aula
Magna come riportato sul bando. Anche il nome dell'Aula, indicato
nel bando come "ex Fonderia", non corrisponderebbe a quello reale
che dovrebbe essere "Europa".
"È evidente che, per candidati che giungono da diverse parti
della regione per sostenere una prova di questo tipo e che non
conoscono la sede d'esame, alcune difficoltà logistiche
potrebbero esserci state: forse, alla luce della situazione
complessiva, si poteva trovare una modalità per non precludere la
possibilità a questi giovani di tentare una via per accedere al
mondo del lavoro.
"Proprio alla luce di questi fatti - conclude Barillari - ho
chiesto alla Giunta di verificare i fatti, per capire se il
comportamento tenuto nei confronti dei candidati sia stato
legittimo e l'ho invitata a tutelare i diritti dei giovani medici
esclusi nel caso in cui si ravvisasse la non completa regolarità
nello svolgimento della prova".