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Pdl: Novelli, sostenere distribuzione generi alimentari

23.09.2013
12:14
(ACON) Trieste, 23 set - COM/AB - "È opportuno adottare con assoluta urgenza provvedimenti atti a sostenere adeguatamente l'insostituibile sistema del mondo associativo che si occupa della distribuzione gratuita di generi alimentari alle famiglie o ai singoli in situazione di difficoltà, prevedendo in particolare interventi che vadano a sostituire, almeno parzialmente, il canale di approvvigionamento costituito dalle eccedenze alimentari AGEA che cesserà la sua funzione dal 2014, nonché con opportuni interventi di sostegno alle singole associazioni che si occupano della distribuzione, mediante appositi interventi nell'ambito della normativa per il sostegno del volontariato e della promozione sociale".

Lo chiede alla Giunta il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che ha presentato una mozione sottoscritta anche da alcuni colleghi della maggioranza.

"L'Istat c'informa - rileva Novelli - che in FVG sono circa 31.000 le famiglie che si trovano in condizioni di povertà relativa (famiglie di due persone con una spesa mensile per consumi inferiore a 992 Euro), mentre nel complesso gli individui poveri sono il 6,7 % dell'intera popolazione, pari a circa 83.000 individui. Nel periodo 2008/2010 il numero di utenti che in regione si sono rivolti ai servizi sociali, è superiore alle 50.000 persone all'anno".

"In Italia ogni anno vengono buttati nella spazzatura 12 miliardi di euro di cibo ancora buono. Ogni cittadino italiano scarta in media 42 kg di avanzi non riutilizzati o andati a male. Insomma, bruciamo un equivalente pro capite di 117 euro l'anno. Se si prende in considerazione l'intera filiera agroalimentare si raggiungono i 208 euro di puro spreco a testa. Cifre da capogiro, specialmente se raffrontate con quella fetta di popolazione che diventa giorno dopo giorno più povera".

"Sempre sul piano della riduzione degli sprechi - prosegue l'esponente del Pdl - sarebbe interessante un patto di solidarietà tra la grande distribuzione e i confezionatori per evitare, come attualmente avviene, che l'81% del cibo invenduto sugli scaffali finisca a enti di smaltimento per concimare il terreno o produrre energia, l'11% in mangimi o alimentazione animale, mentre solamente il 10% è rivolto a strutture o enti caritativi."

"Rilevata l'importanza rivestita da queste iniziative, soprattutto in questo periodo di crisi che vede un numero sempre maggiore di famiglie e singoli in seria difficoltà anche nel sostenere le spese per l'acquisto dei generi alimentari più indispensabili, è fondamentale - conclude Novelli - che la Regione, nell'ambito della attività di sostegno al volontariato, predisponga finanziamenti a favore di quelle associazioni, come il Banco Alimentare, che svolgono attività di distribuzione gratuita di generi alimentari".