Pdl: Cargnelutti, dopo COSPALAT riflettere su produzioni agricole
(ACON) Trieste, 24 set - COM/AB - "Alle aziende aderenti a
COSPALAT verranno garantiti tutti gli strumenti di ausilio
previsti dalla legislazione regionale, compresi quelli specifici
per le imprese in difficoltà. Una buona notizia, ma è necessario
fare un ragionamento globale sull'agricoltura in FVG".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl e vicepresidente
dell'Assemblea Paride Cargnelutti a seguito della risposta del
vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello a una sua
interrogazione in cui, a seguito delle indagini giudiziarie sul
Consorzio COSPALAT, chiedeva l'attivazione di un tavolo di crisi
per risolvere l'emergenza.
"Rispetto all'interrogazione che avevo presentato lo scorso 25
giugno (subito dopo l'emergenza) - rileva Cargnelutti - la
situazione è naturalmente mutata, ma è importante che la Regione
assicuri il pieno appoggio e tutti gli aiuti previsti per le
imprese in difficoltà alle aziende aderenti alla COSPALAT. Anche
perché quello lattiero-caseario è uno dei settori che più ha
subito la crisi in tutta la sua filiera: dalla produzione alla
trasformazione, fino ad arrivare alla commercializzazione".
"Dalla risposta dell'assessore si evince che la linea della
Regione sarà quella di perseguire un estremo rigore nel campo
della sicurezza agro-alimentare, anche e soprattutto per
proteggere le produzioni. Il problema è però più ampio, perché, a
causa delle normative maggiormente severe in tema di tossicità,
si rischia di avere, dopo quella del latte, anche l'emergenza
della filiera del mais".
"Per questo - prosegue l'esponente del Pdl - è necessario
chiedersi una volta per tutte che tipo di agricoltura vogliamo in
FVG. Una riflessione che tenga anche conto se i parametri che
oggi considerano il mais al limite della tossicità sono
rispettati anche nelle altre parti d'Italia e se il prodotto che
importiamo da altri Stati europei sia conforme alle stesse
normative".
"Teniamo aperti i riflettori su questo aspetto - conclude
Cargnelutti - affinché l'agricoltura non subisca una crisi più
grave di quella che sta già attraversando".