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M5S: Frattolin, mani legate con chi coltiva OGM

27.09.2013
17:03
(ACON) Trieste, 27 set - COM/AB - "È carta straccia il decreto interministeriale con il quale il ministro Nunzia De Girolamo si è vantata di aver reagito in maniera forte alla semina di mais ogm Mon 810. La conferma è arrivata dall'assessore Bolzonello che, rispondendo a una mia interrogazione, ha precisato che il decreto entrato in vigore l'11 agosto scorso non è corredato da alcun regime sanzionatorio applicabile ai trasgressori".

La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin commenta con grande preoccupazione le dichiarazioni dell'assessore.

"Siamo di fronte alla solita operazione di facciata. A parole si vieta la coltivazione, ma poi non si prevede alcuna sanzione in merito - precisa Frattolin. Dato che è impossibile pensare che al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali non siano in grado di scrivere un decreto valido, pare del tutto evidente che ancora una volta il Governo Letta non ha voluto prendere posizione. L'Esecutivo continua infatti a snobbare la cosiddetta clausola di salvaguardia - aggiunge - la norma, prevista dalla direttiva europea del 2001 e già applicata da vari Paesi, che dà la possibilità a uno Stato di vietare sul proprio territorio la coltivazione di colture transgeniche nel caso si profilino rischi per la salute o per l'ambiente".

"Di fatto la Regione ha così le mani legate - denuncia Frattolin - e al momento può solo limitare la contaminazione che potrebbe verificarsi al momento del raccolto. Come ha confermato Bolzonello, la Regione sta predisponendo, infatti, lo schema di regolamento contenente le misure di coesistenza che dovranno essere portate all'approvazione della Commissione europea con il coinvolgimento del Consiglio regionale, delle associazioni degli agricoltori, dei consumatori e delle associazioni ambientaliste, nonché delle Università e dell'ordine dei dottori agronomi e forestali. La Direzione centrale, attraverso il Corpo forestale regionale, sta inoltre applicando la disciplina transitoria, ordinando ai conduttori dei fondi interessati di adottare una serie di accorgimenti tecnici per evitare la presenza involontaria di ogm nelle colture convenzionali e biologiche".