Iacop guida delegazione Consiglio regionale a Open Days Bruxelles
(ACON) Trieste, 7 ott - COM/AB - Una delegazione del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, guidata dal presidente
Franco Iacop - e composta dai capigruppo del PD Cristiano
Shaurli, dei Cittadini Piero Paviotti e del M5S Elena Bianchi,
oltre al vicecapogruppo del Pdl Rodolfo Ziberna e, per il Gruppo
di SEL Giulio Lauri - è a Bruxelles per partecipare
all'undicesima edizione degli "Open Days", il più importante
evento annuale per le Regioni e Città che, fino a giovedì,
riunisce politici ed esperti per discutere le questioni
fondamentali relative alla politica regionale dell'Unione
europea.
L'iniziativa, promossa dalla Dg Regio (Commissione europea) e dal
Comitato delle Regioni, ha quest'anno come filo conduttore
"Europea's regions and cities taking off for 2020" (Le Regioni e
le Città europee in cammino verso il 2020) e vi prendono parte
oltre 5.500 rappresentanti istituzionali che si confronteranno,
nel corso di circa cento laboratori, sul contributo dei fondi Ue
e sulla promozione della crescita, della competitività e
dell'occupazione nell'Ue.
Gli Open Days di quest'anno si tengono in un momento cruciale per
il futuro della politica regionale e urbana dell'Unione:
contemporaneamente, infatti, sarà riunito in sessione plenaria a
Strasburgo il Parlamento europeo per adottare il bilancio Ue
2014-2020.
La delegazione consiliare ha partecipato a un primo evento al
Parlamento europeo sulle prospettive della cooperazione
territoriale 2014-2020 e le aspettative dopo l'ingresso della
Croazia nell'Unione europea, al quale il presidente del Consiglio
regionale Franco Iacop è intervenuto in qualità di relatore.
Iacop ha fatto riferimento alla partecipazione della Regione ai
processi storici che hanno contraddistinto negli anni la
cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e Croazia e la
cooperazione territoriale europea in generale. Tra le diverse
esperienze, Iacop ha ricordato le relazioni istituzionali con la
Croazia, le collaborazioni nell'ambito di Alpe Adria, i progetti
Interreg, per giungere a una cooperazione più articolata e
strategica, alimentata da risorse regionali, statali e
comunitarie.
Riguardo all'evoluzione della cooperazione europea, Iacop ha
affermato che siamo in presenza di una nuova geografia di matrice
politica, che vede l'istituzione di strumenti tanto complessi
quanto innovativi: innanzitutto il Gruppo europeo di cooperazione
territoriale, quindi l'Euregio Senza Confini costituita tra
Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, che a breve vedrà la
partecipazione delle Regioni croate Istriana e Litoraneo Montana.
Il presidente ha quindi richiamato il ruolo delle Euroregioni,
che rappresentano un contesto di territori per attuare il
principio di sussidiarietà orizzontale e interpretare Strategie
promosse dal basso in aree prevalentemente transfrontaliere.
Attraverso l'Euroregione Adriatica, anche il Friuli Venezia
Giulia ha contribuito e contribuisce ai processi di allargamento.
Iacop ha infine ricordato le strategie macroregionali, che vedono
coinvolti gli Stati membri e la Commissione europea. In questa
direzione è da intendersi la candidatura della Regione a
coordinare il gruppo di lavoro sui trasporti, costituito a
livello nazionale nel quadro del processo di disegno della
Strategia macroregionale adriatico-ionica.
La delegazione del Consiglio regionale ha preso parte, nel
pomeriggio, all'apertura ufficiale degli Open Days, alla presenza
del presidente del Comitato delle Regioni Ramon Luis Valcàrcel
Siso, del Commissario europeo per la politica regionale Johannes
Hahn e del presidente della Commissione europea José Manuel
Barroso. Quest'ultimo, prima di affrontare il tema del rilancio,
della crescita e del futuro dell'Unione con il coinvolgimento di
Regioni e Autonomie locali, si è soffermato sulla tragedia di
Lampedusa, ribadendo che la Commissione supporta un approccio
europeo al problema dell'immigrazione.
Barroso ha anticipato che mercoledì si recherà sul posto per
prendere contatto con le autorità regionali e ipotizzare un piano
per far fronte a queste situazioni e ha sottolineato il ruolo di
"leader europei" dei rappresentanti regionali e locali,
responsabili fino in fondo nell'architettura della nuova
governance europea che articola le responsabilità su un modello
multilivello.