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PD: Cremaschi, mozione contro dipendenza gioco d'azzardo

10.10.2013
17:13
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - In pochi anni il gioco d'azzardo è divenuto un gravissimo problema per molte famiglie. La dipendenza vera e propria da questo comportamento è aumentata in modo esponenziale e spesso sfocia in un disturbo che mette a rischio la vita sociale, familiare, professionale e materiale.

Vista la sua grande diffusione, il gioco d'azzardo è forse l'unico settore che non conosce contrazione né crisi, anzi, risulta in crescita. Con 100 miliardi di fatturato (4% del PIL nazionale) è, di fatto, la terza industria italiana e assorbe circa il 12% della spesa delle nostre famiglie.

Di fronte a numeri come questi si può facilmente capire come il gioco d'azzardo e i suoi risvolti problematici rappresentino un problema vero nel nostro Paese: i giocatori abituali sarebbero 15 milioni e, di questi, ben 3 milioni sarebbero a rischio patologico.

La mania del gioco c'è anche in Friuli Venezia Giulia, anche se più moderata rispetto ad altre regioni d'Italia, ma comunque in crescita. Nel primo trimestre 2012 sono stati giocati circa 400 milioni di euro, per una spesa pro-capite di circa 320 euro, mentre nello stesso periodo del 2011 la raccolta effettuata dai giochi d'azzardo in Regione era di 298 milioni di euro. In un anno la crescita è stata quindi del 35% circa. Secondo la relazione del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri del 2013, sono correlati al gioco d'azzardo patologico problemi di depressione, ansia, disturbo del controllo degli impulsi, abuso di alcol, tabagismo, abuso di droghe. Spesso attorno alle sale da gioco d'azzardo si organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell'usura, ma anche la criminalità organizzata, senza dimenticare i drammi che si consumano nelle famiglie, dove una persona è schiava del gioco d'azzardo: dai dissesti finanziari fino all'impoverimento, sia economico che negli affetti e nelle relazioni.

Il gruppo del PD porrà la questione in primo piano presentando una mozione in Consiglio regionale in cui impegnare la Giunta a chiedere al Governo e al Parlamento una normativa univoca sul contrasto al gioco d'azzardo. La mozione, che vede come proponente e prima firmataria la consigliera Silvana Cremaschi, chiede in particolare che i Comuni possano esercitare una maggiore autonomia nel momento in cui devono concedere le autorizzazioni per l'apertura delle sale da gioco e per l'installazione delle slot machines.

"Alcuni sindaci, infatti, di fronte alle problemi causati dal gioco d'azzardo nelle loro comunità, hanno già condiviso e sottoscritto il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, promosso da Legautonomie e Terre di Mezzo - precisa la consigliera del PD. Inoltre, la mozione suggerisce una serie di strumenti utili a contenere il proliferare delle sale da gioco e a promuovere la prevenzione del gioco d'azzardo".

Sono più 160 i Comuni che hanno già sottoscritto il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, con cui gli amministratori chiedono di avere più poteri di programmazione, controllo e ordinanza per contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo e limitare le conseguenze sociali sui territori che amministrano.