PD: Cremaschi, mozione contro dipendenza gioco d'azzardo
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - In pochi anni il gioco
d'azzardo è divenuto un gravissimo problema per molte famiglie.
La dipendenza vera e propria da questo comportamento è aumentata
in modo esponenziale e spesso sfocia in un disturbo che mette a
rischio la vita sociale, familiare, professionale e materiale.
Vista la sua grande diffusione, il gioco d'azzardo è forse
l'unico settore che non conosce contrazione né crisi, anzi,
risulta in crescita. Con 100 miliardi di fatturato (4% del PIL
nazionale) è, di fatto, la terza industria italiana e assorbe
circa il 12% della spesa delle nostre famiglie.
Di fronte a numeri come questi si può facilmente capire come il
gioco d'azzardo e i suoi risvolti problematici rappresentino un
problema vero nel nostro Paese: i giocatori abituali sarebbero 15
milioni e, di questi, ben 3 milioni sarebbero a rischio
patologico.
La mania del gioco c'è anche in Friuli Venezia Giulia, anche se
più moderata rispetto ad altre regioni d'Italia, ma comunque in
crescita. Nel primo trimestre 2012 sono stati giocati circa 400
milioni di euro, per una spesa pro-capite di circa 320 euro,
mentre nello stesso periodo del 2011 la raccolta effettuata dai
giochi d'azzardo in Regione era di 298 milioni di euro. In un
anno la crescita è stata quindi del 35% circa.
Secondo la relazione del Dipartimento politiche antidroga della
presidenza del Consiglio dei ministri del 2013, sono correlati al
gioco d'azzardo patologico problemi di depressione, ansia,
disturbo del controllo degli impulsi, abuso di alcol, tabagismo,
abuso di droghe. Spesso attorno alle sale da gioco d'azzardo si
organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e
dell'usura, ma anche la criminalità organizzata, senza
dimenticare i drammi che si consumano nelle famiglie, dove una
persona è schiava del gioco d'azzardo: dai dissesti finanziari
fino all'impoverimento, sia economico che negli affetti e nelle
relazioni.
Il gruppo del PD porrà la questione in primo piano presentando
una mozione in Consiglio regionale in cui impegnare la Giunta a
chiedere al Governo e al Parlamento una normativa univoca sul
contrasto al gioco d'azzardo. La mozione, che vede come
proponente e prima firmataria la consigliera Silvana Cremaschi,
chiede in particolare che i Comuni possano esercitare una
maggiore autonomia nel momento in cui devono concedere le
autorizzazioni per l'apertura delle sale da gioco e per
l'installazione delle slot machines.
"Alcuni sindaci, infatti, di fronte alle problemi causati dal
gioco d'azzardo nelle loro comunità, hanno già condiviso e
sottoscritto il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il
gioco d'azzardo, promosso da Legautonomie e Terre di Mezzo -
precisa la consigliera del PD. Inoltre, la mozione suggerisce una
serie di strumenti utili a contenere il proliferare delle sale da
gioco e a promuovere la prevenzione del gioco d'azzardo".
Sono più 160 i Comuni che hanno già sottoscritto il Manifesto dei
sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, con cui gli
amministratori chiedono di avere più poteri di programmazione,
controllo e ordinanza per contrastare il fenomeno del gioco
d'azzardo e limitare le conseguenze sociali sui territori che
amministrano.