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PD-Ssk: Gabrovec, ASS 3 bando poco chiaro per lingua slovena

11.10.2013
11:22
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/AB - Lo scorso agosto, l'Azienda per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli" ha pubblicato due avvisi pubblici per il conferimento di due incarichi a valere sui fondi della legge regionale per la tutela della minoranza linguistica slovena. Il bando relativo al conferimento di un incarico di esperto in comunicazione sociale prevede, tra le altre attività, la collaborazione nella progettazione, elaborazione e organizzazione delle azioni informative e di sensibilizzazione sul tema della tutela della lingua slovena, ma poco si dice sui requisiti dei candidati in merito alla padronanza della lingua stessa.

"Di questo ero stato informato già nei mesi scorsi e, testo alla mano, i dubbi non sono diminuiti" ha spiegato il consigliere regionale della Slovenska skupnost e vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec.

Nel bando si legge, infatti, che la conoscenza della lingua slovena sarà solo uno dei criteri di preferenza che la Commissione esaminatrice dovrebbe considerare in sede di valutazione dei curriculum. Stando al bando, per adempiere a questo punto basterebbe la partecipazione a percorsi formativi volti alla conoscenza della lingua slovena.

"Basterebbe quindi l'attestato di iscrizione a un corso di 10 ore? Evidentemente sarebbe troppo poco per una figura di esperto in comunicazione che dovrà relazionarsi con la lingua slovena" evidenzia Gabrovec.

Per questo motivo il consigliere regionale espressione della comunità slovena in regione ha presentato un'interrogazione alla Giunta, nella quale chiede precisazioni sulla questione e la invita a valutare se la procedura sia conforme agli intendimenti della norma regionale sulla tutela della lingua slovena.

Con una delibera del direttore generale della ASS n. 3 di alcuni giorni fa è stata nominata la Commissione esaminatrice deputata alla valutazione comparata dei curricula e al colloquio con i candidati; lo stesso atto contiene anche la lista dei candidati ammessi alla selezione e di quelli esclusi. "Dai nomi dei tre commissari esaminatori - sottolinea Gabrovec - non appare chiaro quale dei tre sia in grado di valutare le conoscenze linguistiche dei candidati".

Dubbi vengono avanzati anche in merito all'effettiva padronanza della lingua slovena da parte dei candidati ammessi alla selezione. Da qui la conferma delle perplessità iniziali sulla rispondenza della procedura alle finalità della LR 26/2007 dalla quale si traggono i fondi per l'incarico di collaborazione.