PD-Ssk: Gabrovec, ASS 3 bando poco chiaro per lingua slovena
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/AB - Lo scorso agosto, l'Azienda
per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli" ha pubblicato due
avvisi pubblici per il conferimento di due incarichi a valere sui
fondi della legge regionale per la tutela della minoranza
linguistica slovena. Il bando relativo al conferimento di un
incarico di esperto in comunicazione sociale prevede, tra le
altre attività, la collaborazione nella progettazione,
elaborazione e organizzazione delle azioni informative e di
sensibilizzazione sul tema della tutela della lingua slovena, ma
poco si dice sui requisiti dei candidati in merito alla
padronanza della lingua stessa.
"Di questo ero stato informato già nei mesi scorsi e, testo alla
mano, i dubbi non sono diminuiti" ha spiegato il consigliere
regionale della Slovenska skupnost e vicepresidente del Consiglio
regionale Igor Gabrovec.
Nel bando si legge, infatti, che la conoscenza della lingua
slovena sarà solo uno dei criteri di preferenza che la
Commissione esaminatrice dovrebbe considerare in sede di
valutazione dei curriculum. Stando al bando, per adempiere a
questo punto basterebbe la partecipazione a percorsi formativi
volti alla conoscenza della lingua slovena.
"Basterebbe quindi l'attestato di iscrizione a un corso di 10
ore? Evidentemente sarebbe troppo poco per una figura di esperto
in comunicazione che dovrà relazionarsi con la lingua slovena"
evidenzia Gabrovec.
Per questo motivo il consigliere regionale espressione della
comunità slovena in regione ha presentato un'interrogazione alla
Giunta, nella quale chiede precisazioni sulla questione e la
invita a valutare se la procedura sia conforme agli intendimenti
della norma regionale sulla tutela della lingua slovena.
Con una delibera del direttore generale della ASS n. 3 di alcuni
giorni fa è stata nominata la Commissione esaminatrice deputata
alla valutazione comparata dei curricula e al colloquio con i
candidati; lo stesso atto contiene anche la lista dei candidati
ammessi alla selezione e di quelli esclusi. "Dai nomi dei tre
commissari esaminatori - sottolinea Gabrovec - non appare chiaro
quale dei tre sia in grado di valutare le conoscenze linguistiche
dei candidati".
Dubbi vengono avanzati anche in merito all'effettiva padronanza
della lingua slovena da parte dei candidati ammessi alla
selezione. Da qui la conferma delle perplessità iniziali sulla
rispondenza della procedura alle finalità della LR 26/2007 dalla
quale si traggono i fondi per l'incarico di collaborazione.