GM: Barillari, mozione a tutela attività donatori di sangue
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Dopo le polemiche scoppiate
nelle scorse settimane circa la possibilità della presenza del
virus dell'epatite C in alcune sacche di plasma provenienti dal
Friuli Venezia Giulia, a seguito dei controlli effettuati che
hanno reso giustizia alla serietà e alla qualità del sistema
trasfusionale regionale, interviene sull'argomento il Consigliere
regionale del Gruppo Misto Giovanni Barillari, che ha presentato
una mozione per promuovere e tutelare l'attività dei donatori di
sangue della regione.
Il punto principale che viene sottolineato nella mozione è che
questo episodio possa aver gettato discredito su una realtà
regionale di assoluto rilievo e degna di riconoscimento come
quella dei donatori volontari di sangue e, quindi, si ritiene
doveroso che il Consiglio regionale esprima la propria
solidarietà e vicinanza a questa importante realtà che
contribuisce a salvare quotidianamente molte persone.
"Parto dalla buona notizia che ha definitivamente tolto
dall'orizzonte l'ombra dell'insicurezza del sangue e del plasma
che proviene dai donatori del Friuli Venezia Giulia - dichiara
Barillari. Non posso che esprimere la soddisfazione per i
risultati ottenuti dai controlli. Peraltro non nutrivo alcun
dubbio sull'assoluta qualità e sicurezza del sangue proveniente
dalla nostra regione, dove si seguono le più scrupolose procedure
di sicurezza e controllo".
"Ciò che mi dispiace è che questo fatto potrebbe aver anche solo
minimamente messo in cattiva luce l'importante e fondamentale
ruolo dei donatori di sangue, una comunità regionale di primaria
importanza, dotata di grande senso di altruismo e spirito
volontaristico. Proprio per questo ritengo sia importante che la
Regione dimostri tutta la sua stima e vicinanza alla realtà dei
donatori di sangue e confido in un largo consenso su questi temi."
Oltre alle espressioni di stima e vicinanza ai donatori di
sangue, Barillari si sofferma su un altro aspetto molto
preoccupante emerso negli ultimi giorni e che riguarda da vicino
i donatori di sangue. Riguarda nello specifico la questione
pensione-giornate per la donazione, apparsa nella riforma Fornero
del 2011 e, successivamente, nel decreto "Milleproroghe 2012", i
cui effetti pratici si sono visti solo nelle ultime settimane,
quando ne è diventata effettiva l'applicazione. Una problematica
che il Governo ha già preannunciato di voler affrontare per
giungere a una soluzione attraverso una modifica normativa".
"Nel decreto "Salva Italia" è previsto che i donatori di sangue
lavoratori che dovessero andare in pensione si vedrebbero
costretti a recuperare i giorni utilizzati per andare a donare il
sangue. In pratica si tratta del mancato riconoscimento delle
giornate di donazione nel calcolo pensionistico. Questo fatto,
assolutamente ingiusto, contravviene tra l'altro quanto previsto
dalla legge n. 219 del 2005 che prevede il riconoscimento della
retribuzione e dei contributi figurativi per la giornata in cui
si è compiuta la donazione".
"Ho voluto portare all'attenzione del Consiglio regionale anche
questo tema in quanto ritengo che la Giunta, forte di un mandato
del Consiglio, possa farsi parte attiva presso il ministero del
lavoro e delle politiche sociali affinché verifichi che quanto
già annunciato dal Governo diventi realtà e la norma in questione
venga modificata in tempi certi, tutelando i diritti dei
donatori. Anche altre realtà regionali nonché alcuni parlamentari
stanno affrontando questa tematica e penso che il supporto della
nostra Regione possa fornire un importante contributo affinché si
giunga in tempi rapidi ad una soluzione del problema".
Un altro tema che viene proposto nella mozione riguarda la
promozione e la diffusione di informazioni relative al dono del
sangue.
"Parto dal presupposto che la scuola sia il posto migliore per
poter diffondere in modo capillare ed efficace l'importanza
dell'attività volontaristica del dono del sangue. Allo stato
attuale vengono già proposti momenti di approfondimento e
comunicazione su questo tema in molte scuole della regione e
ritengo che questo sia un fatto molto positivo e da incentivare
ulteriormente. Proprio per questo - conclude Barillari - credo
che la Giunta regionale, attraverso la collaborazione
dell'Ufficio scolastico e delle Associazioni dei donatori di
sangue, possa promuovere la realizzazione di incontri simili in
ogni scuola del Friuli Venezia Giulia, in modo da sviluppare fin
dalla più giovane età una sensibilità particolare verso il dono e
la possibilità di compiere un piccolo gesto che può contribuire a
salvare molte vite".