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GM: Barillari, mozione a tutela attività donatori di sangue

13.10.2013
14:27
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Dopo le polemiche scoppiate nelle scorse settimane circa la possibilità della presenza del virus dell'epatite C in alcune sacche di plasma provenienti dal Friuli Venezia Giulia, a seguito dei controlli effettuati che hanno reso giustizia alla serietà e alla qualità del sistema trasfusionale regionale, interviene sull'argomento il Consigliere regionale del Gruppo Misto Giovanni Barillari, che ha presentato una mozione per promuovere e tutelare l'attività dei donatori di sangue della regione.

Il punto principale che viene sottolineato nella mozione è che questo episodio possa aver gettato discredito su una realtà regionale di assoluto rilievo e degna di riconoscimento come quella dei donatori volontari di sangue e, quindi, si ritiene doveroso che il Consiglio regionale esprima la propria solidarietà e vicinanza a questa importante realtà che contribuisce a salvare quotidianamente molte persone.

"Parto dalla buona notizia che ha definitivamente tolto dall'orizzonte l'ombra dell'insicurezza del sangue e del plasma che proviene dai donatori del Friuli Venezia Giulia - dichiara Barillari. Non posso che esprimere la soddisfazione per i risultati ottenuti dai controlli. Peraltro non nutrivo alcun dubbio sull'assoluta qualità e sicurezza del sangue proveniente dalla nostra regione, dove si seguono le più scrupolose procedure di sicurezza e controllo".

"Ciò che mi dispiace è che questo fatto potrebbe aver anche solo minimamente messo in cattiva luce l'importante e fondamentale ruolo dei donatori di sangue, una comunità regionale di primaria importanza, dotata di grande senso di altruismo e spirito volontaristico. Proprio per questo ritengo sia importante che la Regione dimostri tutta la sua stima e vicinanza alla realtà dei donatori di sangue e confido in un largo consenso su questi temi."

Oltre alle espressioni di stima e vicinanza ai donatori di sangue, Barillari si sofferma su un altro aspetto molto preoccupante emerso negli ultimi giorni e che riguarda da vicino i donatori di sangue. Riguarda nello specifico la questione pensione-giornate per la donazione, apparsa nella riforma Fornero del 2011 e, successivamente, nel decreto "Milleproroghe 2012", i cui effetti pratici si sono visti solo nelle ultime settimane, quando ne è diventata effettiva l'applicazione. Una problematica che il Governo ha già preannunciato di voler affrontare per giungere a una soluzione attraverso una modifica normativa".

"Nel decreto "Salva Italia" è previsto che i donatori di sangue lavoratori che dovessero andare in pensione si vedrebbero costretti a recuperare i giorni utilizzati per andare a donare il sangue. In pratica si tratta del mancato riconoscimento delle giornate di donazione nel calcolo pensionistico. Questo fatto, assolutamente ingiusto, contravviene tra l'altro quanto previsto dalla legge n. 219 del 2005 che prevede il riconoscimento della retribuzione e dei contributi figurativi per la giornata in cui si è compiuta la donazione".

"Ho voluto portare all'attenzione del Consiglio regionale anche questo tema in quanto ritengo che la Giunta, forte di un mandato del Consiglio, possa farsi parte attiva presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali affinché verifichi che quanto già annunciato dal Governo diventi realtà e la norma in questione venga modificata in tempi certi, tutelando i diritti dei donatori. Anche altre realtà regionali nonché alcuni parlamentari stanno affrontando questa tematica e penso che il supporto della nostra Regione possa fornire un importante contributo affinché si giunga in tempi rapidi ad una soluzione del problema".

Un altro tema che viene proposto nella mozione riguarda la promozione e la diffusione di informazioni relative al dono del sangue.

"Parto dal presupposto che la scuola sia il posto migliore per poter diffondere in modo capillare ed efficace l'importanza dell'attività volontaristica del dono del sangue. Allo stato attuale vengono già proposti momenti di approfondimento e comunicazione su questo tema in molte scuole della regione e ritengo che questo sia un fatto molto positivo e da incentivare ulteriormente. Proprio per questo - conclude Barillari - credo che la Giunta regionale, attraverso la collaborazione dell'Ufficio scolastico e delle Associazioni dei donatori di sangue, possa promuovere la realizzazione di incontri simili in ogni scuola del Friuli Venezia Giulia, in modo da sviluppare fin dalla più giovane età una sensibilità particolare verso il dono e la possibilità di compiere un piccolo gesto che può contribuire a salvare molte vite".