GM/FI: Marini, per la sanità serve concretezza, basta pregiudizi
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/AB - La proposta lanciata dal
presidente della III Commissione consiliare Franco Rotelli di
un'Azienda unica derivante dall'unificazione dell'Azienda
ospedaliera con l'Azienda territoriale ha senza dubbio un pregio.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del GM/FI Bruno Marini
che aggiunge.
Al di là del merito, sul quale ci confronteremo ma rispetto al
quale non credo possa esserci da parte del centrodestra e, in
particolare, di quello triestino, una posizione pregiudizialmente
negativa, il pregio è di rappresentare una proposta concreta di
indubbia logica e razionalità, cosa che finora è totalmente
mancata da parte della Giunta Serracchiani, dell'assessore
Telesca e che non si rintraccia minimamente nel disegno di legge
dell'Esecutivo con le finalità e i principi per il riordino
dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario
regionale.
Il provvedimento, ancorché infarcito di generiche dichiarazioni
di principio, manca del tutto di una visione complessiva della
riforma sanitaria regionale che possa portare anche ed
eventualmente, come premessa logica, all'abrogazione della
riforma Tondo.
Appare incredibile - così ancora Marini - come un grande
sindacato come la Cgil, che dovrebbe essere il primo a chiedere
proposte concrete, operative e compatibili con i costi sempre
crescenti del Sistema sanitario, non faccia altro che rifugiarsi
dietro fumosi "percorsi partecipativi", improbabili confronti con
mezzo mondo tipici di una mentalità tipicamente di sinistra,
piena di pregiudizi ideologici ma alquanto scarsa di proposte
concrete.
Qui non si tratta, come afferma quel sindacato, di partire dalle
fondamenta e non dal tetto, bensì di capire se il confronto tra
diversi modelli organizzativi del sistema sanitario possa
fondarsi su una discussione aperta, scevra da pregiudizi
ideologici e quindi concreta anche sul tema - non eludibile -
della governance del sistema stesso.