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GM/FI: Marini, per la sanità serve concretezza, basta pregiudizi

14.10.2013
17:40
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/AB - La proposta lanciata dal presidente della III Commissione consiliare Franco Rotelli di un'Azienda unica derivante dall'unificazione dell'Azienda ospedaliera con l'Azienda territoriale ha senza dubbio un pregio.

Ad affermarlo è il consigliere regionale del GM/FI Bruno Marini che aggiunge.

Al di là del merito, sul quale ci confronteremo ma rispetto al quale non credo possa esserci da parte del centrodestra e, in particolare, di quello triestino, una posizione pregiudizialmente negativa, il pregio è di rappresentare una proposta concreta di indubbia logica e razionalità, cosa che finora è totalmente mancata da parte della Giunta Serracchiani, dell'assessore Telesca e che non si rintraccia minimamente nel disegno di legge dell'Esecutivo con le finalità e i principi per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale.

Il provvedimento, ancorché infarcito di generiche dichiarazioni di principio, manca del tutto di una visione complessiva della riforma sanitaria regionale che possa portare anche ed eventualmente, come premessa logica, all'abrogazione della riforma Tondo.

Appare incredibile - così ancora Marini - come un grande sindacato come la Cgil, che dovrebbe essere il primo a chiedere proposte concrete, operative e compatibili con i costi sempre crescenti del Sistema sanitario, non faccia altro che rifugiarsi dietro fumosi "percorsi partecipativi", improbabili confronti con mezzo mondo tipici di una mentalità tipicamente di sinistra, piena di pregiudizi ideologici ma alquanto scarsa di proposte concrete.

Qui non si tratta, come afferma quel sindacato, di partire dalle fondamenta e non dal tetto, bensì di capire se il confronto tra diversi modelli organizzativi del sistema sanitario possa fondarsi su una discussione aperta, scevra da pregiudizi ideologici e quindi concreta anche sul tema - non eludibile - della governance del sistema stesso.