PD: Agnola, abolito obbligo vidimazione registro infortuni lavoro
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/AB - Da oggi, con la pubblicazione
sul Bollettino ufficiale della Regione della legge 13/2013, viene
abolito l'obbligo di vidimazione del registro infortuni sul
lavoro, che si rifaceva ad un decreto legge del 1958.
"Se ne va un pezzo di medioevo della burocrazia regionale"
sottolinea il consigliere regionale del PD Enio Agnola, che è
stato promotore di questa iniziativa inserita con un emendamento
alla legge 13, normativa di recepimento di alcuni regolamenti
comunitari.
"Gli operatori economici, aziende artigianali, uffici dei
consulenti del lavoro e gli uffici delle aziende sanitarie non
dovranno più cimentarsi con un adempimento tra i più
irragionevoli, fastidiosi e soprattutto inutili e, tra l'altro,
con la previsione di pesanti sanzioni - precisa Agnola. Di fatto
tutti gli operatori economici al momento dell'avvio dell'attività
dovevano predisporre il registro sul quale vanno annotati i dati
degli addetti dell'azienda e le notizie relative agli eventuali
infortuni. Poi dovevano procedere alla sua vidimazione presso il
dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie e questo
voleva dire recarsi presso gli uffici, lasciare il registro nelle
mani degli impiegati che provvedevano a vidimarlo e a restituirlo
di persona o inviandolo tramite posta, con ulteriori aggravi di
tempi e di spese".
Agnola ricorda che questo adempimento era particolarmente odioso
e avulso da ragioni legate alla sicurezza dei lavoratori. Le
informazioni del registro sono di fatto già nella disponibilità
della pubblica amministrazione.
"Continueremo a lavorare anche in questo senso - conclude Agnola
- e chiediamo ai diversi settori della società regionale di
segnalare eventuali situazioni alle quali metteremo mano con
rapidità per sollevare cittadini e imprese da adempimenti inutili
e costosi, che si aggiungono pesantemente in una congiuntura
economica già sfavorevole".