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Cooperazione transfrontaliera: Iacop a convegno ISIG Gorizia

18.10.2013
13:26
(ACON) Gorizia, 18 ott - AB - Il presidente del Consiglio regionale del FVG, Franco Iacop, è intervenuto - a nome dell'Amministrazione regionale - alla prima giornata del seminario europeo "Strumenti, metodi e pratiche per la cooperazione transfrontaliera", organizzato dall'ISIG (Istituto di sociologia internazionale di Gorizia) nell'arco di due giorni tra Gorizia e le slovene Šempeter e Nova Gorica.

La cooperazione internazionale è nel DNA del Friuli Venezia Giulia - ha esordito Iacop - anche perché non a caso al suo interno si parlano quattro lingue. Se a ciò aggiungiamo che gli strumenti messi a disposizione da Bruxelles sono sempre più utili e incisivi, ecco che questa vocazione trova un momento di sintesi concreto nell'utilizzarli al meglio.

Come esempio, Iacop ha portato l'esperienza del progetto Small Project Fund, finanziato dal programma della CTE Italia-Austria, il cui elemento di forza è stato il dialogo interregionale che prepara il terreno per progettualità che poi, in questo caso, si sono concretizzate nel GECT. Senza trascurare il ruolo degli uffici, con il loro lavoro sui bandi europei, e la partecipazione dal basso, con i miglioramenti suggeriti dal territorio.

Lo Small Project Fund ha funzionato come mini-programma, aprendo a sua volta un bando pubblico che ha finanziato 17 progetti che, nonostante un budget limitato - 75.000 euro al massimo per ciascuno di essi - hanno saputo ottenere in alcuni casi risultati di assoluto rilievo.

Tra questi il presidente Iacop ne ha ricordati due:

il primo ad Aquileia, dove gli studenti di tre scuole superiori (una friulana, una carinziana e una veneta), sotto la supervisione degli specialisti della Società friulana di archeologia, hanno pulito le mura di via Annia, che poi per la prima volta sono state aperte al pubblico;

l'altro ha coinvolto l'associazione Sorrisi e Speranze di Tarvisio, in collaborazione con Comuni bellunesi e associazioni carinziane, per un monitoraggio delle strutture alberghiere accessibili ai disabili. A seguito di questo progetto, molti albergatori autonomamente hanno deciso di adattare le loro strutture per renderle accessibili in ogni loro parte ai disabili.

Buoni progetti - ha concluso Iacop - possono quindi avere antrettanto buoni risultati, pur con risorse limitate, sempreché vi sia una selezione trasparente e meritocratica e una buona amministrazione che accompagna i beneficiari.

(immagini tv)