Pdl: Novelli, con meno visite fiscali più assenteismi
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - "La riduzione delle visite
fiscali dell'INPS è stata compensata da una maggiore
appropriatezza? Personalmente mi permetto di dubitarne. Come
purtroppo spesso accade nel nostro Paese, si ha l'impressione di
fare un passo in avanti e mezzo indietro, perché ridurre le
visite fiscali significa inevitabilmente un minor controllo e la
possibilità che gli assenteismi, anche ingiustificati, aumentino
con conseguenti maggiori costi a carico dello Stato".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
a seguito della risposta dell'assessore al lavoro Loredana
Panariti a una sua interpellanza con la quale chiedeva un
intervento della Giunta presso il Governo nazionale e l'INPS per
cercare di chiarire la situazione della sospensione delle visite
mediche domiciliari di controllo.
"Lo scorso 30 aprile - ricorda Novelli - l'INPS ha deciso la
sospensione delle visite mediche di controllo domiciliari ai
lavoratori in malattia disposte d'ufficio. La decisione è stata
motivata con la necessità di un contenimento della spesa e ha
comportato la fine della collaborazione professionale di circa
1000 medici, di cui 40 in FVG, con un'età media intorno ai
cinquant'anni e che svolge questa attività in modo prevalente".
"Nella risposta, l'assessore Panariti ha evidenziato che
dall'incontro tra la Giunta regionale e il direttore regionale
dell'INPS Rocco Lauria è emerso che le visite fiscali non sono
state sospese, ma ridotte a causa dei drastici tagli che l'INPS
nazionale ha subito e che ammontano a circa 50 milioni di euro.
Un notizia parzialmente positiva, proprio come l'emanazione di
una direttiva alle sedi regionali per procedere con le visite
fiscali richieste dai datori di lavoro".
"Rimane invece ancora in sospeso la situazione dei medici fiscali
che hanno in essere una collaborazione professionale con l'INPS.
Il direttore Lauria ha assicurato che l'Istituto ha avviato una
procedura concorsuale per il reclutamento dei medici che si
occuperanno di controlli sull'invalidità civile e che,
probabilmente, buona parte dei medici fiscali interessati dai
tagli saranno utilizzati per questa finalità".
"Auspico - conclude Novelli - che l'INPS sia di parola, anche
perché questi medici avrebbero enormi difficoltà di reinserimento
nel mondo del lavoro, senza neanche beneficiare, tra l'altro,
degli ammortizzatori sociali previste per altre categorie di
lavoratori".