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Pdl: Novelli, con meno visite fiscali più assenteismi

29.10.2013
15:47
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - "La riduzione delle visite fiscali dell'INPS è stata compensata da una maggiore appropriatezza? Personalmente mi permetto di dubitarne. Come purtroppo spesso accade nel nostro Paese, si ha l'impressione di fare un passo in avanti e mezzo indietro, perché ridurre le visite fiscali significa inevitabilmente un minor controllo e la possibilità che gli assenteismi, anche ingiustificati, aumentino con conseguenti maggiori costi a carico dello Stato".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli a seguito della risposta dell'assessore al lavoro Loredana Panariti a una sua interpellanza con la quale chiedeva un intervento della Giunta presso il Governo nazionale e l'INPS per cercare di chiarire la situazione della sospensione delle visite mediche domiciliari di controllo.

"Lo scorso 30 aprile - ricorda Novelli - l'INPS ha deciso la sospensione delle visite mediche di controllo domiciliari ai lavoratori in malattia disposte d'ufficio. La decisione è stata motivata con la necessità di un contenimento della spesa e ha comportato la fine della collaborazione professionale di circa 1000 medici, di cui 40 in FVG, con un'età media intorno ai cinquant'anni e che svolge questa attività in modo prevalente".

"Nella risposta, l'assessore Panariti ha evidenziato che dall'incontro tra la Giunta regionale e il direttore regionale dell'INPS Rocco Lauria è emerso che le visite fiscali non sono state sospese, ma ridotte a causa dei drastici tagli che l'INPS nazionale ha subito e che ammontano a circa 50 milioni di euro. Un notizia parzialmente positiva, proprio come l'emanazione di una direttiva alle sedi regionali per procedere con le visite fiscali richieste dai datori di lavoro".

"Rimane invece ancora in sospeso la situazione dei medici fiscali che hanno in essere una collaborazione professionale con l'INPS. Il direttore Lauria ha assicurato che l'Istituto ha avviato una procedura concorsuale per il reclutamento dei medici che si occuperanno di controlli sull'invalidità civile e che, probabilmente, buona parte dei medici fiscali interessati dai tagli saranno utilizzati per questa finalità".

"Auspico - conclude Novelli - che l'INPS sia di parola, anche perché questi medici avrebbero enormi difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro, senza neanche beneficiare, tra l'altro, degli ammortizzatori sociali previste per altre categorie di lavoratori".