Citt: Paviotti, massimo due mandati consecutivi a ogni livello
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - La discussione in Consiglio
regionale sulla mozione presentata dal centrodestra per chiedere
l'apertura di un tavolo comune dedicato alla riforma degli enti
locali ha visto l'intervento anche del consigliere Pietro
Paviotti.
"Ci troviamo di fronte - ha spiegato il capogruppo dei Cittadini
- a una fase di confronto tra le varie forze politiche coinvolte
nell'importante riforma, che dovrà essere il più aperta e franca
possibile. I sindaci, come del resto sta accadendo in questi
giorni nelle sedi istituzionali e sulla stampa, avranno la
possibilità di esprimere pareri e avanzare proposte. Fin d'ora
però dobbiamo avere l'onestà di ammettere che a inquinare il
dibattito sia stato purtroppo il tema del famigerato terzo
mandato che in molti, ma soltanto a parole, sostengono invece di
non considerare centrale nella discussione. In realtà, le
polemiche nascono proprio riguardo a questo aspetto della
riforma, che oggi non si sarebbe posto se l'Amministrazione
Tondo, in fase di chiusura della sua esperienza legislativa, non
avesse scelto di aumentare a tre il numero del limite dei mandati
per i sindaci dei Comuni sopra i 5.000 abitanti".
"La nostra opinione - ha continuato Paviotti - è che due mandati
consecutivi rappresentino un tempo più che sufficiente per
lasciare una traccia significativa nella vita di un Comune e che
il ricambio dopo 10 anni di amministrazione a qualsiasi livello,
compreso il Consiglio regionale, sia necessario e sano per
l'intera comunità. Siamo di fronte a una scelta precisa: o
manteniamo il terzo mandato per sempre oppure lo portiamo subito
a due e non dal 2018 come proposto da alcuni sindaci. Che senso
ha farlo fra cinque anni?"
"La proposta di riforma avanzata dal centrosinistra prevede, tra
le altre cose, il limite a due mandati, il voto soltanto la
domenica e la doppia preferenza di genere. Sono modifiche in
linea con quanto contenuto nel programma della coalizione di
centrosinistra e non c'è dunque motivo di gridare allo scandalo,
non ci sono sorprese dell'ultima ora. Il movimento civico dei
Cittadini e il nostro Gruppo consiliare - ha concluso Paviotti -
non hanno cambiato idea e non sono disponibili ai baratti: la più
ampia discussione possibile dovrà portarci, senza se e senza ma,
all'approvazione della riforma. Chi governa deve avere la forza e
la responsabilità di decidere. In questo senso, pur condividendo
alcune delle questioni sollevate, la mozione del centrodestra
così come presentata non ha potuto essere accolta favorevolmente".