CR: ddl principi per riordino Servizio sanitario regionale (2)
(ACON) Trieste, 30 ott - AB - Il Consiglio regionale ha avviato
l'esame del disegno di legge che contiene le finalità e i
principi per il riordino dell'assetto istituzionale e
organizzativo del Servizio sanitario regionale, che la Giunta ha
portato avanti con l'assessore Maria Sandra Telesca.
Tre i relatori di maggioranza - Franco Rotelli (PD), Stefano
Pustetto SEL e Andrea Ussai (M5S) - uno di minoranza, Alessandro
Colautti del Pdl.
Si privilegia l'attenzione della persona - ha sottolineato
Rotelli - si dichiara che non la singola malattia, ma la persona
è al centro del sistema e dovrà esserne attore partecipe,
soggetto attivo di un sistema che è chiamato a rispondere del
rispetto della dignità di ciascuno.
Non si tratta della riforma della sanità - ha quindi precisato
Pustetto - ma di una linea guida per la revisione istituzionale e
organizzativa del Servizio sanitario. Il provvedimento getta le
basi e indica la direzione che questa maggioranza vuole
intraprendere nella riorganizzazione vera e propria della
macchina sanitaria regionale.
Favorevoli al contenuto e al metodo di un provvedimento - così
Ussai - che costituisce l'inizio di un cammino non facile. Si
dovranno fare scelte difficili, che però in un'ottica a lungo
termine serviranno a rendere sostenibile il sistema sanitario e a
garantire risposte adeguate alla tutela della salute.
L'azzeramento del quadro già predisposto dalla Giunta Tondo - ha
messo in evidenza Colautti - senza la presentazione di una valida
alternativa di riforma andrà a determinare, come rilevato anche
dalla Corte dei conti, un aumento della spesa sanitaria pro
capitre, mentre proprio la riforma Tondo avrebbe prodotto effetti
positivi in termini di riduzione della spesa già dai primi mesi
del 2014. Con questa legge ripartiamo quindi da zero, ma noi
faremo la nostra parte ricordando alla maggioranza che le grandi
sfide (o utopie?) hanno sempre voluto e saputo fare i conti con
il loro contraltare teorico, con il realismo politico.
Il provvedimento è composto da sette articoli.
Si definiscono finalità e principi per il riordino istituzionale
e organizzativo, ponendo attenzione sulla precisa volontà di
attenersi ai principi costituzionali e alle disposizioni
fondamentali in materia di tutela della salute, nonché le
finalità dell'intervento legislativo ponendo l'attenzione sulla
centralità della persona, sulla necessitò di percorsi
partecipativi, sui principi organizzativi, sulla sostenibilità
economica e sulla trasparenza del sistema.
Vengono anche individuati gli aspetti che caratterizzano un
sistema sanitario, prevedendo la creazione di un sistema di
misurazione e valutazione dell'appropriatezza assistenziale,
organizzativa e qualitativa. Viene istituita la Consulta
regionale della sanità per favorire un confronto tra la Regione e
gli stakeholder di settore, si prevede la successiva
predisposizione della legge di riforma del nuovo assetto
istituzionale e organizzativo del SSR e la contestuale
abrogazione della legge Tondo, la 25 del 2012.
(immagini tv)
(segue)