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CR: ddl principi per riordino Servizio sanitario regionale (2)

30.10.2013
11:39
(ACON) Trieste, 30 ott - AB - Il Consiglio regionale ha avviato l'esame del disegno di legge che contiene le finalità e i principi per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale, che la Giunta ha portato avanti con l'assessore Maria Sandra Telesca.

Tre i relatori di maggioranza - Franco Rotelli (PD), Stefano Pustetto SEL e Andrea Ussai (M5S) - uno di minoranza, Alessandro Colautti del Pdl.

Si privilegia l'attenzione della persona - ha sottolineato Rotelli - si dichiara che non la singola malattia, ma la persona è al centro del sistema e dovrà esserne attore partecipe, soggetto attivo di un sistema che è chiamato a rispondere del rispetto della dignità di ciascuno.

Non si tratta della riforma della sanità - ha quindi precisato Pustetto - ma di una linea guida per la revisione istituzionale e organizzativa del Servizio sanitario. Il provvedimento getta le basi e indica la direzione che questa maggioranza vuole intraprendere nella riorganizzazione vera e propria della macchina sanitaria regionale.

Favorevoli al contenuto e al metodo di un provvedimento - così Ussai - che costituisce l'inizio di un cammino non facile. Si dovranno fare scelte difficili, che però in un'ottica a lungo termine serviranno a rendere sostenibile il sistema sanitario e a garantire risposte adeguate alla tutela della salute.

L'azzeramento del quadro già predisposto dalla Giunta Tondo - ha messo in evidenza Colautti - senza la presentazione di una valida alternativa di riforma andrà a determinare, come rilevato anche dalla Corte dei conti, un aumento della spesa sanitaria pro capitre, mentre proprio la riforma Tondo avrebbe prodotto effetti positivi in termini di riduzione della spesa già dai primi mesi del 2014. Con questa legge ripartiamo quindi da zero, ma noi faremo la nostra parte ricordando alla maggioranza che le grandi sfide (o utopie?) hanno sempre voluto e saputo fare i conti con il loro contraltare teorico, con il realismo politico.

Il provvedimento è composto da sette articoli.

Si definiscono finalità e principi per il riordino istituzionale e organizzativo, ponendo attenzione sulla precisa volontà di attenersi ai principi costituzionali e alle disposizioni fondamentali in materia di tutela della salute, nonché le finalità dell'intervento legislativo ponendo l'attenzione sulla centralità della persona, sulla necessitò di percorsi partecipativi, sui principi organizzativi, sulla sostenibilità economica e sulla trasparenza del sistema.

Vengono anche individuati gli aspetti che caratterizzano un sistema sanitario, prevedendo la creazione di un sistema di misurazione e valutazione dell'appropriatezza assistenziale, organizzativa e qualitativa. Viene istituita la Consulta regionale della sanità per favorire un confronto tra la Regione e gli stakeholder di settore, si prevede la successiva predisposizione della legge di riforma del nuovo assetto istituzionale e organizzativo del SSR e la contestuale abrogazione della legge Tondo, la 25 del 2012.

(immagini tv)

(segue)