PD: Shaurli, riforma sanità vede al centro i bisogni dei cittadini
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - La Giunta regionale e il
Gruppo consiliare del PD, con la legge sulle finalità e i
principi per il prossimo riordino del sistema sanitario
regionale, hanno condiviso la preoccupazione della precedente
amministrazione sulla riduzione delle risorse per le regioni.
"La riforma precedente era intervenuta su questo delicato settore
a fine legislatura partendo soprattutto dall'erogazione dei
servizi e non dal vero elemento fondante, che sono i bisogni dei
nostri cittadini", precisa in una nota il capogruppo PD Cristiano
Shaurli.
La nuova norma, al posto del numero delle aziende indica come
punto di partenza le finalità e i principi che devono guidare la
riforma. Per questo motivo prevede l'abrogazione del precedente
avvio di riforma e parte da un altro presupposto: garantire un
servizio pubblico di eccellenza togliendo sprechi e doppioni che
non hanno ricadute positive sugli utenti.
"Questa Giunta e questa maggioranza hanno proposto un altro
percorso - precisa Shaurli - cioè partire da un'analisi dei veri
bisogni, quelli delle persone e non dalla riorganizzazione
dell'offerta, cioè il numero delle Aziende. Per fare ciò
riteniamo necessario confrontarci con i territori e con tutti i
portatori di interesse per decidere con dati certi alla mano e
con un quadro preciso in maniera che i nostri soldi non solo
vengano risparmiati, ma soprattutto vengano spesi bene."
Ultima precisazione del capogruppo sui tempi della riforma:
"Dopo solo sei mesi dall'inizio della legislatura, e non alla
fine come avvenuto per quella che ancora adesso fatico a
considerare una vera riforma, cioè quella di Tondo, iniziamo
questo percorso che sarà impegnativo e per il quale cercheremo la
condivisione dell'intero territorio regionale, perché la
riorganizzazione deve rispondere alle necessità della comunità e
non di singoli campanili. C'è bisogno quindi di fare le cose
tenendo sempre al centro i bisogni dei cittadini, concentrandosi
non sui tagli, ma sulla qualità dei servizi e della nostra
sanità."