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PD: Shaurli, riforma sanità vede al centro i bisogni dei cittadini

31.10.2013
13:17
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - La Giunta regionale e il Gruppo consiliare del PD, con la legge sulle finalità e i principi per il prossimo riordino del sistema sanitario regionale, hanno condiviso la preoccupazione della precedente amministrazione sulla riduzione delle risorse per le regioni.

"La riforma precedente era intervenuta su questo delicato settore a fine legislatura partendo soprattutto dall'erogazione dei servizi e non dal vero elemento fondante, che sono i bisogni dei nostri cittadini", precisa in una nota il capogruppo PD Cristiano Shaurli.

La nuova norma, al posto del numero delle aziende indica come punto di partenza le finalità e i principi che devono guidare la riforma. Per questo motivo prevede l'abrogazione del precedente avvio di riforma e parte da un altro presupposto: garantire un servizio pubblico di eccellenza togliendo sprechi e doppioni che non hanno ricadute positive sugli utenti.

"Questa Giunta e questa maggioranza hanno proposto un altro percorso - precisa Shaurli - cioè partire da un'analisi dei veri bisogni, quelli delle persone e non dalla riorganizzazione dell'offerta, cioè il numero delle Aziende. Per fare ciò riteniamo necessario confrontarci con i territori e con tutti i portatori di interesse per decidere con dati certi alla mano e con un quadro preciso in maniera che i nostri soldi non solo vengano risparmiati, ma soprattutto vengano spesi bene."

Ultima precisazione del capogruppo sui tempi della riforma:

"Dopo solo sei mesi dall'inizio della legislatura, e non alla fine come avvenuto per quella che ancora adesso fatico a considerare una vera riforma, cioè quella di Tondo, iniziamo questo percorso che sarà impegnativo e per il quale cercheremo la condivisione dell'intero territorio regionale, perché la riorganizzazione deve rispondere alle necessità della comunità e non di singoli campanili. C'è bisogno quindi di fare le cose tenendo sempre al centro i bisogni dei cittadini, concentrandosi non sui tagli, ma sulla qualità dei servizi e della nostra sanità."