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SEL: Lauri, chiudere subito il Cie di Gradisca

03.11.2013
13:21
(ACON) Trieste, 3 nov - COM/AB - "Quella degli ultimi mesi a Gradisca è una vera e propria escalation, sta arrivando l'inverno e il Centro non è più agibile, il Governo non continui a fare finta di nulla e si decida finalmente a chiuderlo".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo consiliare regionale di Sinistra ecologia libertà, commentando le ennesime proteste avvenute nelle scorse notti al Cie di Gradisca.

"A quanto si apprende, nessuna delle camerate adibite al soggiorno dei trattenuti è più agibile, e la situazione rischia di diventare ogni giorno più esplosiva e di peggiorare con l'arrivo della pioggia e del freddo, perché le gabbie di sfogo esterne presto saranno anch'esse meno utilizzabili: per quanto si pensa di potere continuare questo braccio di ferro sulle condizioni di vita e sui tempi di trattenimento all'interno del Cie senza che nessuno si faccia di nuovo male? Non è evidente che sicurezza e salute di tutti, lavoratori compresi, sono sempre meno garantiti? Come si fa a ignorare un appello come quello del presidente della Commissione parlamentare Manconi secondo cui i diritti umani all'interno del centro non sono garantiti?"

"La Regione per parte sua si è espressa chiaramente: se a Gradisca i diritti umani non vengono garantiti il centro va chiuso, anche a legislazione vigente. E vanno garantite la salute dei trattenuti e dei lavoratori, l'agibilità e l'abitabilità dei locali, sulle quali la stessa Regione ha competenze che le derivano dalle responsabilità in materia sanitaria ed edilizia. Anche per questo lo Stato ci deve ascoltare - conclude Lauri - e noi come Regione non dobbiamo avere timore a chiedere con forza di essere ascoltati, anche a costo di aprire un confronto istituzionale".