Pari opportunità: incontro con vice ministro Guerra
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - La presidente della
Commissione regionale pari opportunità del FVG Donata Cantone e
la coordinatrice Annamaria Poggioli, assieme a una delegazione
delle presidenti della Conferenza nazionale degli organismi
regionali di pari opportunità guidata dalla coordinatrice Roberta
Mori, presidente dell'Emilia-Romagna, hanno incontrato nella sede
del ministero del lavoro e politiche sociali il vice ministro con
delega alle Pari opportunità Maria Cecilia Guerra.
Nel corso dell'incontro è emersa una convergenza sulla necessità
di rafforzare il fronte istituzionale con un pieno coinvolgimento
degli organismi regionali nella redazione del Piano nazionale di
contrasto alla violenza di genere previsto dalla recente legge
sul femminicidio, nonché sull'avvio di un tavolo per la
conciliazione, vero nodo irrisolto di un'organizzazione sociale
che ancora penalizza le donne.
"Non si previene il fenomeno della violenza senza un
coinvolgimento delle istituzioni su tutte quelle politiche, dal
lavoro all'educazione nelle scuole, dalla conciliazione alla
democrazia paritaria, che sono determinanti per una società più
rispettosa delle differenze - ha affermato la coordinatrice Mori
- e noi porteremo all'attenzione delle Conferenze delle Regioni e
delle Assemblee regionali le migliori proposte e progettualità,
forti del riconoscimento ministeriale".
Tra i punti condivisi con la rappresentante del Governo, la
necessità di un riordino delle funzioni e dei ruoli tra gli
organi deputati alle pari opportunità, che risultano penalizzati
dall'attuale frammentazione e mancanza di chiarezza
istituzionale.
"Devono essere le donne impegnate nelle istituzioni, per prime a
combattere eventuali ridondanze e sovrapposizioni di funzioni che
minano l'efficacia delle azioni per il mainstreaming di genere -
ha aggiunto la Mori. Ecco perché abbiamo chiesto e ottenuto da
Cecilia Guerra che i livelli regionali siano pienamente coinvolti
nella pianificazione nazionale come interlocutori stabili del
sistema di contrasto alle discriminazioni".
Tra gli impegni sanciti nell'incontro, quello volto a garantire
la rappresentanza femminile nella prossima riforma della legge
elettorale, evocata da molte parti con un silenzio ritenuto
preoccupante riguardo al riequilibrio di genere, quando invece
già le passate elezioni amministrative sono state il banco di
prova per la doppia preferenza uomo-donna. A tal fine il vice
ministro si è detta personalmente interessata a seguire lo
sviluppo della riforma elettorale con la massima attenzione alle
questioni di genere.