M5S: Sergo, TAV inutile, si sfruttino potenzialità linea attuale
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/MPB - "Per anni la disinformazione
sull'opera non ha mai permesso ai cittadini di capire veramente
cosa stia accadendo, così come in molti non hanno mai potuto
leggere i documenti del progetto. Per questo stiamo organizzando
altre serate come quelle di venerdì e sabato che ci hanno visto a
contatto con i cittadini di Monfalcone e Pordenone per spiegare
le carenze documentali di cui parla la Giunta Serracchiani, i
possibili impatti devastanti sul nostro territorio e sul Carso,
ma anche e soprattutto 'l'inutiliTAV' di un'opera, il cui valore
supera quello di due finanziarie regionali".
Con queste parole il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle
Cristian Sergo spiega le ragioni della forte contrarietà
all'opera.
"Non abbiamo mai messo in dubbio che il porto di Trieste debba
esser potenziato e così il traffico merci ma, dati alla mano
presentati da Rfi, abbiamo scoperto che al momento ci sono una
ventina di treni merci che escono dal capoluogo e che l'attuale
linea ne può contenere tranquillamente una novantina, sopportando
un traffico 4-5 volte superiore a quello attuale - afferma Sergo.
Per anni si è usato il termine TAV per ingannare i cittadini
della nostra regione facendo loro credere che la nuova linea sarà
simile a quella che permette di collegare Roma e Milano in sole
tre ore, invece così non sarà. L'attuale progetto - precisa -
prevede infatti una linea ferroviaria che raggiungerà al massimo
i 250 km orari in alcune tratte e solo 200 km orari in altre. È
la stessa Rfi che parla di corridoio a vocazione merci e che i
benefici per i passeggeri e i pendolari saranno trascurabili".
"Abbiamo già visto una situazione simile nel Consiglio comunale
di Trieste e sinceramente speravamo di non dover assistere ancora
a una cosa del genere: o si è favorevoli o si è contrari al
progetto - attacca ancora Sergo. Ora siamo preoccupati e vorremmo
sapere che voce avremo a Roma quando si dovrà dare il via
all'opera. Se la Giunta Serracchiani non sapeva esprimere un
parere poteva dar voce alle amministrazioni locali che si sono
espresse in maniera pressoché unanime, dando un parere negativo
al progetto, altrimenti, come al solito, bastava ascoltare gli
elettori che - conclude - hanno votato un programma elettorale in
cui in maniera forte e chiara non c'era scritto forse, ma c'era
scritto che nel nostro territorio non parliamo più di TAV per la
carenza dei finanziamenti e per l'assenza di una politica
integrata del trasporto transalpino e transfrontaliero".