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PD: Marsilio, accelerare tempi progetto Porto digitale Amaro

14.11.2013
11:37
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/MPB - Bisogna accelerare il progetto di realizzazione di un Porto digitale per il Friuli Venezia Giulia. A sottolinearlo è Enzo Marsilio, consigliere regionale del PD.

Per Porto digitale si intende un'infrastruttura caratterizzata dalla presenza di un Data-center in grado di erogare servizi informatici attraverso il Cloud-computing. Si ipotizza come luogo per la nascita del Porto digitale la montagna, e nello specifico il polo industriale di Amaro.

Il Cloud Computing è il complesso di tecnologie e servizi che consentono di conservare dati ed elaborarli su computer remoti, dislocati sulla "nuvola" e raggiungibili mediante Internet; in altre parole, i servizi cloud consentono di avere un disco rigido - per l'archiviazione dei dati - e uno o più calcolatori - per la loro elaborazione - sulla "rete". Sia l'hard disk che la potenza delle CPU possono avere dimensioni e caratteristiche scalabili, con la peculiarità di adeguarsi alle esigenze richieste al momento da un utente privato, un'azienda, un ospedale, un ente di ricerca o di formazione.

I servizi cloud possono essere acquistati in maniera simile a quelli forniti dalle utility per l'elettricità, il gas e il telefono, consentendo agli utilizzatori di risparmiare sui costi di acquisto, aggiornamento e manutenzione dei sistemi. Ma la vera utilità e il fascino di questi servizi è che si può accedere ai documenti, foto, video, dati e qualsiasi altro file salvato nel cloud da qualsiasi dispositivo - desktop, notebook, tablet, smartphone - mediante un semplice accesso a Internet. Il cloud e la mobilità costituiscono gli elementi della rivoluzione tecnologica cui stiamo oggi assistendo e che faranno mutare radicalmente nei prossimi anni settori come quelli, ad esempio della formazione e della sanità, garantendo nel contempo l'integrità, la disponibilità e la sicurezza dei dati.

L'infrastruttura da realizzarsi con investimento pubblico regionale o in project financing, potrebbe anche rivitalizzare il CIT e l'Agemont.

"Sul fronte della competitività è necessario che l'infrastruttura venga realizzata - sottolinea Marsilio. Il ritorno economico per la Regione sarà duplice: dai canoni di gestione dell'infrastruttura e da un indotto industriale più competitivo che sarà fonte di maggiori entrate fiscali. Tra i benefici attesi rientra anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni operanti in Regione di utilizzare l'infrastruttura ottimizzando in questo modo servizi e costi. Saremo così in grado di offrire in montagna quel valore aggiunto di cui tanto e spesso abbiamo parlato. Gli obiettivi del progetto sono chiari - continua Marsilio: posizionare la Regione FVG tra quelle più innovative in Italia; aumentare la competitività delle imprese regionali, soprattutto medie e piccole e rilanciare l'attrattiva dell'area montana friulana. Oltre che creare nuove opportunità di start-up operanti nel mondo digitale".

"Anche le risorse informatiche, fondamentali ormai per qualsiasi impresa - conclude Marsilio - devono essere accessibili e a buon mercato, aspetti questi garantiti con la nascita del Porto digitale".