PD: Marsilio, la Tolmezzo-Lauco è la strada della vergogna
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/MPB - "Lunedì prossimo - fa sapere
il consigliere regionale Enzo Marsilio (PD) - in Consiglio
provinciale si discuterà della variante 2 del piano provinciale
della viabilità e da quanto risulta dall'esame della proposta, la
maggioranza di centrodestra alla guida dell'Ente ha previsto di
escludere definitivamente di intervenire sulla viabilità che da
Tolmezzo conduce a Lauco".
"Ciò significa che la competenza sul collegamento intervallivo in
questione viene lasciata ai Comuni di Lauco e Tolmezzo i quali,
vista la situazione di crisi in cui versano, nulla potranno per
far fronte alla situazione drammatica in cui si trova il percorso
stradale".
"Il collegamento intervallivo Lauco-Tolmezzo - commenta Enzo
Marsilio - è vitale per chi vive nelle frazioni di Fusea,
Cazzaso, Butea e Vinaio e che quotidianamente è costretto a
percorrere a proprio rischio quella che, a ragione, è definita la
strada della vergogna".
"Prima si riduce al lumicino la dotazione finanziaria del fondo
montagna e ora si lascia intendere in maniera chiara la volontà
di disimpegno in montagna da parte dell'Amministrazione
provinciale di Udine".
"Non deve destare alcuna sorpresa se a popolare la montagna
resteranno solo orsi, linci e cinghiali. Sono certo - prosegue
Marsilio - che se coloro che lunedì saranno chiamati a prendere
delle decisioni in merito andassero a fare un giro da quelle
parti, mai e poi mai se la sentirebbero di avallare scelte prese
sulla carta".
"In quel tratto stradale - avverte il consigliere regionale -
serve immediatamente un programma di interventi per ricalibrare
la strada e mettere in sicurezza i tratti esposti a rischio, e
più che atti deliberativi da scaricabarili occorrono risposte
tempestive e concrete. L'emergenza nazionale richiede un
sacrificio da parte di tutti, ma di questo passo i sacrifici sono
a senso unico e i malanni della montagna non possono che
diventare malattie croniche. Auspico un ripensamento, lunedì,
riguardo alla questione - conclude Marsilio - o che perlomeno si
cerchi di far qualcosa per evitare che quella strada diventi a
pieno titolo la strada della vergogna".