CR: legge Ater, i relatori (4)
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - È indispensabile che la Regione
si doti di una visione organica sul tema casa a 360 gradi - ha
affermato il relatore di maggioranza Vittorino Boem (PD) -
esercitando fino in fondo la sua funzione di raccordo tra le
diverse direzioni che insistono sull'argomento (edilizia e
sociale su tutte). Inoltre, è impossibile pensare che una
politica complessiva sulla casa prescinda da un forte
coordinamento degli interventi con le funzioni svolte dagli enti
locali, in particolare dai Comuni associati negli ambiti socio
assistenziali.
Sul riassetto istituzionale delle Ater, Boem ha messo in evidenza
che il disegno di legge propone un regime transitorio mediante
l'eliminazione di un CdA composto da 10 membri e la sua
sostituzione con un amministratore unico per ciascuna delle 5
Ater, con le funzioni che prima competevano al CdA e ai
presidenti. Inoltre, i 5 Collegi sindacali vengono sostituiti con
un unico Collegio dei revisori, composto da 3 componenti, per
tutte le 5 Ater.
Mentre discutiamo dell'ennesima controriforma delle politiche
abitative - così Ilaria Dal Zovo (M5S), relatore di minoranza -
c'è chi attente di accedere a un'abitazione per sé e per la
propria famiglia, in un momento storico duro da affrontare a
causa di una crisi perdurante.
Diciotto mesi per addivenire a una a una riforma organica del
settore, a giudizio del M5S costituisce un termine fin troppo
lungo, tenendo conto che non si partirebbe da zero, avendo già a
disposizione dati e proposte raccolti da vari enti. Avremmo
preferito che la Giunta optasse per il posticipo di un anno della
riforma Tondo e avesse predisposto nel frattempo una legge
organica, completa, capace di dare risposte reali alle necessità
dei cittadini e delle Ater. Si sarebbe così giunti a un riassetto
istituzionale condiviso, chiaro nella definizione dei nuovi
organi e strumenti.
A sei mesi dall'inizio della legislatura - ha sottolineato
Riccardo Riccardi (Pdl), relatore di minoranza - questa
maggioranza di centrosinistra continua con l'opera di
smantellamento di quanto fatto dalla Giunta Tondo (ha già
demolito la riforma sanitaria). Si perde così tempo prezioso per
rifare tutto mettendo le lancette dell'orologio indietro di anni.
La riforma Tondo delle Ater forse non era la migliore possibile,
ma salvaguardava i cittadini, riduceva i costi di funzionamento
delle Ater, garantiva la qualità dei servizi, l'organizzazione e
la tenuta dei bilanci.
Questo provvedimento nomina 5 direttori generali, taglia i loro
compensi di 500.000 euro complessivamente, mentre azzera tutto il
resto, risparmi compresi. Istituisce l'ennesima Commissione, di
cui nessuno sentiva il bisogno. E nel bilancio, per la prima
volta non si prevede un euro al sostegno per l'acquisto della
prima casa. Per tutti questi motivi siamo convintamente contrari
al disegno di legge e all'irresponsabile politica in materia
abitativa di questa Giunta.
(segue)