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CR: legge Ater, i relatori (4)

21.11.2013
12:33
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - È indispensabile che la Regione si doti di una visione organica sul tema casa a 360 gradi - ha affermato il relatore di maggioranza Vittorino Boem (PD) - esercitando fino in fondo la sua funzione di raccordo tra le diverse direzioni che insistono sull'argomento (edilizia e sociale su tutte). Inoltre, è impossibile pensare che una politica complessiva sulla casa prescinda da un forte coordinamento degli interventi con le funzioni svolte dagli enti locali, in particolare dai Comuni associati negli ambiti socio assistenziali.

Sul riassetto istituzionale delle Ater, Boem ha messo in evidenza che il disegno di legge propone un regime transitorio mediante l'eliminazione di un CdA composto da 10 membri e la sua sostituzione con un amministratore unico per ciascuna delle 5 Ater, con le funzioni che prima competevano al CdA e ai presidenti. Inoltre, i 5 Collegi sindacali vengono sostituiti con un unico Collegio dei revisori, composto da 3 componenti, per tutte le 5 Ater.

Mentre discutiamo dell'ennesima controriforma delle politiche abitative - così Ilaria Dal Zovo (M5S), relatore di minoranza - c'è chi attente di accedere a un'abitazione per sé e per la propria famiglia, in un momento storico duro da affrontare a causa di una crisi perdurante.

Diciotto mesi per addivenire a una a una riforma organica del settore, a giudizio del M5S costituisce un termine fin troppo lungo, tenendo conto che non si partirebbe da zero, avendo già a disposizione dati e proposte raccolti da vari enti. Avremmo preferito che la Giunta optasse per il posticipo di un anno della riforma Tondo e avesse predisposto nel frattempo una legge organica, completa, capace di dare risposte reali alle necessità dei cittadini e delle Ater. Si sarebbe così giunti a un riassetto istituzionale condiviso, chiaro nella definizione dei nuovi organi e strumenti.

A sei mesi dall'inizio della legislatura - ha sottolineato Riccardo Riccardi (Pdl), relatore di minoranza - questa maggioranza di centrosinistra continua con l'opera di smantellamento di quanto fatto dalla Giunta Tondo (ha già demolito la riforma sanitaria). Si perde così tempo prezioso per rifare tutto mettendo le lancette dell'orologio indietro di anni. La riforma Tondo delle Ater forse non era la migliore possibile, ma salvaguardava i cittadini, riduceva i costi di funzionamento delle Ater, garantiva la qualità dei servizi, l'organizzazione e la tenuta dei bilanci.

Questo provvedimento nomina 5 direttori generali, taglia i loro compensi di 500.000 euro complessivamente, mentre azzera tutto il resto, risparmi compresi. Istituisce l'ennesima Commissione, di cui nessuno sentiva il bisogno. E nel bilancio, per la prima volta non si prevede un euro al sostegno per l'acquisto della prima casa. Per tutti questi motivi siamo convintamente contrari al disegno di legge e all'irresponsabile politica in materia abitativa di questa Giunta.

(segue)