GM: Tondo, riforma Ater porterà a divisioni territoriali
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/AB - "Una riforma che fa un passo
indietro e che porta soltanto a incentivare le divisioni
territoriali e dei servizi, senza contare l'evidente aumento dei
costi".
Così il presidente della coalizione di centrodestra Renzo Tondo è
intervenuto nell'ambito della discussione del disegno di legge
per il riassetto istituzionale delle Ater.
"La riforma delle Ater che è stata approvata dalla Giunta che ho
avuto l'onore di presiedere - ha rilevato Tondo - magari non era
perfetta, però tendeva a dare risposte a tutto il territorio in
maniera omogenea. Una riforma che andava nella direzione di
comprendere che in un grave momento di difficoltà economica,
c'erano alcune spese eccessive che non ci potevamo più permettere
e che potevano essere tagliate".
"In quest'ottica decidemmo di abrogare la figura del Difensore
civico regionale e abbiamo deciso che il presidente del Consiglio
diventasse anche il Garante dei minori, per non creare poltrone
inutili e raddoppiare le spese. Sono passati cinque anni e
nessuno si è accorto della mancanza di queste figure (tranne
ovviamente i diretti interessati che non percepiscono più lo
stipendio). Mi sono battuto contro l'istituzione della Provincia
di Tolmezzo in un momento in cui tutti parlavano della necessità
della cosiddetta quinta stella. Ora, invece, tutti sono contro le
Province, perché costano. Un controsenso: superiamo le Province e
torniamo a 5 Ater?"
"La razionalizzazione della spesa è importante, non perché si
vuole risparmiare - ha proseguito Tondo - ma per liberare
risorse, per fare in modo che le cose superflue possano essere
messe da parte. Su questa logica il 27 settembre 2011 ho fatto
alcuni importanti ragionamenti che sono, poi, anche stati
attuati: riduzione dei consiglieri regionali (unica Regione in
Italia), riduzione degli assessori (la giunta Tondo alla fine ne
aveva 8, mentre oggi il PD ne vuole aggiungere ancora uno),
riduzione delle segreterie degli assessori, riforma sanitaria che
riduceva il numero delle Aziende sanitarie, soppressione
dell'Agenzia del lavoro, cancellazione della Società per la
gestione degli immobili, dell'Autorità di bacino, dell'Azienda
speciale di Villa Manin, riduzione dei Consorzi bonifiche montane
da 5 a 1, riduzione delle Ater da 5 a 1. La politica in questo è
certamente in forte ritardo, ma viene da chiedersi: gli altri
come sono? Le Camere di commercio, gli Enti fiera, i Confidi e
gli altri Consorzi che spesso ci fanno da censori, hanno mai
pensato, ad esempio, di unificarsi?"
"Il problema non è solo economico, perché è anche nostro dovere
fare in modo che questa regione diventi sempre più omogenea dal
punto di vista territoriale e dei servizi, che il cittadino di
Pesaris sia uguale a quello di Trieste. In questo senso -
conclude Tondo - la riforma di questa maggioranza fa un passo
indietro, e si torna verso una visione particolaristica della
regione, e lo si fa con atti poco nobili, ovvero confermando solo
quei direttori che hanno la targa del centrosinistra. Una
dimostrazione del modo di governare di questa Giunta".