I Comm: finanziaria 2014, assessore Peroni (1)
(ACON) Trieste, 26 nov - AB - Sono approdati in I Commissione,
presieduta da Renzo Liva (PD), i documenti della manovra di
bilancio 2014, illustrati dall'assessore alle finanze e
patrimonio Francesco Peroni: finanziaria 2014; bilancio di
previsione 2014-2016 e 2014; relazione politico-programmatica per
il prossimo triennio.
La manovra finanziaria di quest'anno, ha esordito Peroni, non si
caratterizza solo da una contrazione delle cifre, ma anche da
novità significative che ci impegnano a un cambiamento di sistema
di riferimento.
Ci sono aspetti di ordine contabile: i tagli ci sono anche
quest'anno e scontiamo l'eredità di una serie di manovre
pregresse che comportano sacrifici pluriennali, a cui si
aggiunge, a causa del disegno di legge di stabilità, l'arrivo di
nuovi tagli.
Tagli di soldi - ha precisato l'assessore - che sono noti a tutti
e si quantificano in 220 milioni di euro a incidere sul flusso
delle entrate, ma anche tagli agli spazi di spesa dovuti al patto
di stabilità, che ci mettono in una situazione di incertezza
perché non sappiamo oggi quando potremo spendere rispetto alle
risorse disponibili. Abbiamo un cumulo di programmazione inevasa
di circa 500 milioni.
E a tutto ciò si aggiunge un'ulteriore novità: per la prima
volta, e ciò è dovuto a una sentenza della Corte costituzionale
del 2012, non potremo più iscrivere a bilancio l'avanzo presunto
(che oscillava tra i 250 e i 300 milioni), ma lo potremo
utilizzare solo dopo il giudizio di parificazione della Corte dei
conti.
Sommando tutte queste novità, la nostra manovra di bilancio, che
normalmente si chiudeva a dicembre, diventa una manovra in
progresso, che si dispiegherà da qui all'estate, fino alle
variazioni di bilancio, che diventano quindi una vera e propria
fase-2.
Così noi, come Esecutivo regionale, abbiamo dovuto fare una
scelta inedita: abbiamo deciso di impostare la manovra quasi
totalmente sulla spesa corrente, rinviando alla manovra estiva la
parte degli investimenti.
Questa - così Peroni - è la cornice non banale dei cambiamenti
per tutti gli aspetti penalizzanti. Posto che il bilancio è molto
più grande, siamo però partiti dalle risorse disponibili, ossia
da 3 miliardi e 200 milioni di euro. Non abbiamo fatto tagli
lineari, cercando di fare scelte con indicazioni di priorità. Si
troveranno quindi all'interno del bilancio segni meno, ma anche
segni più, tagli, ma anche conferme o, addirittura, incrementi.
(immagini tv)
(segue)