Pdl: Ziberna, rivedere concessione AIA centrale Monfalcone
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/MPB - "Promuovere tempestivamente
l'istituzione di un Tavolo per accertare la presenza di metalli
pesanti nell'aria del territorio del Comune di Monfalcone e
attivarsi con il ministero dell'ambiente affinché venga convocata
la Conferenza dei servizi per rivedere i termini
dell'Autorizzazione d'impatto ambientale (AIA) rilasciata alla
centrale termoelettrica di Monfalcone".
Lo chiede Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo Pdl in Consiglio
regionale, in un'interpellanza ala Giunta.
"La centrale termoelettrica di Monfalcone - rileva Ziberna - è un
impianto che emette principalmente ossidi di azoto (NOx) e ossidi
di Zolfo (SOx), ma le cui emissioni sono in ogni caso soggette
alle limitazioni prescritte in sede di AIA. La combustione del
carbone introduce, però, nell'aria anche altri metalli pesanti,
come dimostra uno studio di biomonitoraggio della fine degli anni
'90, tra cui cromo, cadmio, berillio, arsenico, mercurio, piombo
e vanadio. Tutte sostanze estremamente pericolose per la salute,
visto che provocano tumori polmonari, al pancreas, al colon, alla
prostata, al rene, all'encefalo e possono anche causare aborti
spontanei.
"Nonostante questi dati preoccupanti, la società che gestiva
l'impianto all'epoca del rilascio dell'ultima AIA si limitava a
trasmettere al ministero dell'ambiente un rapporto sulle
emissioni principali prodotte dalla centrale (SOx e NOx),
omettendo qualsiasi riferimento ai metalli pesanti e pericolosi
per la salute umana.
"In sede di rilascio della nuova AIA nel 2009 - prosegue
l'esponente del Pdl - non si è quindi tenuto minimamente conto
dello studio degli anni '90. Alla luce dei dati emersi è
comprensibile la grande preoccupazione dei cittadini, espressa
anche dal consigliere comunale monfalconese Anna Maria Cisint e
dai suoi legali, che vista la gravità sono stati costretti a
presentare un esposto contenente la documentazione relativa
all'inquinamento prodotto sul territorio di Monfalcone dalla
centrale termoelettrica, oggi gestita dalla società A2A. Un atto
dovuto, visto che nessuno dei soggetti competenti si è ancora
attivato né per porre rimedio, né per costringere la società
gestrice dell'impianto a immissioni meno inquinanti.
"È necessario - conclude Ziberna - che anche la Regione si attivi
promuovendo tempestivamente la costituzione di un Tavolo che
svolga accertamenti sulla presenza di metalli pesanti
nell'aria/biosfera del territorio del comune di Monfalcone e
ponendo urgentemente in essere ogni azione volta alla revisione
della concessione dell'AIA alla centrale termoelettrica".