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Pdl: Ziberna, rivedere concessione AIA centrale Monfalcone

26.11.2013
12:30
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/MPB - "Promuovere tempestivamente l'istituzione di un Tavolo per accertare la presenza di metalli pesanti nell'aria del territorio del Comune di Monfalcone e attivarsi con il ministero dell'ambiente affinché venga convocata la Conferenza dei servizi per rivedere i termini dell'Autorizzazione d'impatto ambientale (AIA) rilasciata alla centrale termoelettrica di Monfalcone".

Lo chiede Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale, in un'interpellanza ala Giunta.

"La centrale termoelettrica di Monfalcone - rileva Ziberna - è un impianto che emette principalmente ossidi di azoto (NOx) e ossidi di Zolfo (SOx), ma le cui emissioni sono in ogni caso soggette alle limitazioni prescritte in sede di AIA. La combustione del carbone introduce, però, nell'aria anche altri metalli pesanti, come dimostra uno studio di biomonitoraggio della fine degli anni '90, tra cui cromo, cadmio, berillio, arsenico, mercurio, piombo e vanadio. Tutte sostanze estremamente pericolose per la salute, visto che provocano tumori polmonari, al pancreas, al colon, alla prostata, al rene, all'encefalo e possono anche causare aborti spontanei.

"Nonostante questi dati preoccupanti, la società che gestiva l'impianto all'epoca del rilascio dell'ultima AIA si limitava a trasmettere al ministero dell'ambiente un rapporto sulle emissioni principali prodotte dalla centrale (SOx e NOx), omettendo qualsiasi riferimento ai metalli pesanti e pericolosi per la salute umana.

"In sede di rilascio della nuova AIA nel 2009 - prosegue l'esponente del Pdl - non si è quindi tenuto minimamente conto dello studio degli anni '90. Alla luce dei dati emersi è comprensibile la grande preoccupazione dei cittadini, espressa anche dal consigliere comunale monfalconese Anna Maria Cisint e dai suoi legali, che vista la gravità sono stati costretti a presentare un esposto contenente la documentazione relativa all'inquinamento prodotto sul territorio di Monfalcone dalla centrale termoelettrica, oggi gestita dalla società A2A. Un atto dovuto, visto che nessuno dei soggetti competenti si è ancora attivato né per porre rimedio, né per costringere la società gestrice dell'impianto a immissioni meno inquinanti.

"È necessario - conclude Ziberna - che anche la Regione si attivi promuovendo tempestivamente la costituzione di un Tavolo che svolga accertamenti sulla presenza di metalli pesanti nell'aria/biosfera del territorio del comune di Monfalcone e ponendo urgentemente in essere ogni azione volta alla revisione della concessione dell'AIA alla centrale termoelettrica".