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Pdl: Ziberna, patto generazionale per occupazione giovanile

05.12.2013
10:18
(ACON) Trieste, 5 dic - COM/AB - È una proposta che ho reiteratamente formulato alla Giunta Serracchiani, trovando però il solito muro di gomma sul quale rimbalzano le proposte: un patto generazionale tra chi è prossimo alla pensione e i giovani in cerca di lavoro. Non sarà il toccasana di tutti i mali e non sarà sufficiente a risolvere il problema della disoccupazione giovanile, ma è comunque un punto di partenza, realizzabile senza oneri.

La proposta viene dal vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna che poi la specifica.

Il patto generazionale consiste in un accordo tra quei lavoratori ai quali mancano al massimo cinque anni per porsi in quiescenza, i quali possono volontariamente collocarsi in part-time, con una riduzione del lavoro dal 25% sino al 50%, e una contestuale riduzione del salario ma non invece dei contributi, che consentirà loro di andare in pensione come se avessero lavorato a tempo pieno. Ciò, però, a condizione che il datore di lavoro assuma un giovane con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato. Non vi sarebbero oneri aggiuntivi per la semplice ragione che un lavoratore alla soglia della pensione ha un costo largamente superiore del neo assunto e la forbice di differenza servirebbe per assicurare i medesimi contributi pensionistici. Diversi gli obiettivi che si raggiungerebbero nel medesimo momento. Innanzitutto un ricambio generazionale nel lavoro, dando la possibilità di inserire nel mondo del lavoro moltissimi giovani, affrancandoli dalla famiglia di origine, dando loro la possibilità di crearsi una vita propria, di acquisire una professionalità e di uscire da quella precarietà che oggi nega loro al diritto ad un futuro. Contestualmente, al sessantenne sarà offerta l'opportunità, avendo oggettivamente meno esigenze economiche rispetto ai giovani che devono mettere su famiglia, di coltivare il tempo libero nella famiglia, negli hobbies, nell'associazionismo. Nel Friuli Venezia Giulia questo patto generazionale potrebbe agevolmente essere inserito innanzitutto nella contrattazione del comparto unico e della sanità, che coinvolge quarantamila dipendenti, per poi essere esteso anche all'ambito privato. Ebbene dalla Giunta Serracchiani un silenzio assordante alla mia proposta. Ecco invece che la Provincia di Bolzano, che sa fare qualcosa di speciale e non solo essere speciale come il Friuli Venezia Giulia, ha raggiunto alcuni giorni fa un accordo sul patto generazionale nel pubblico impiego in Alto Adige: Provincia di Bolzano e sindacati di categoria hanno sottoscritto l'intesa che costituisce un'integrazione al contratto collettivo di intercomparto in tal senso. Cosa bisogna fare perché questa Giunta si muova nell'ambito dell'occupazione giovanile?