M5S: Sergo chiede se Serracchiani ha rinunciato a vitalizio europeo
(ACON) Trieste, 5 dic - COM/AB - "In base allo Statuto del
Parlamento europeo, gli ex deputati hanno diritto - a prescindere
da altri trattamenti pensionistici - a una pensione al compimento
del sessantatreesimo anno di età. La presidente della Regione
Serracchiani dovrebbe percepire quale ex parlamentare europea un
trattamento pensionistico di circa 1.067 euro. Visto che
nell'apposita sezione della trasparenza sul sito Internet della
Regione non sono riportati, il MoVimento 5 Stelle vuole sapere se
la presidente intenda rendere conoscibili a tutti i redditi
percepiti nel 2012 come parlamentare europeo, anche durante il
periodo della campagna elettorale svolta costantemente in Friuli
Venezia Giulia. Inoltre vogliamo sapere se Debora Serracchiani
abbia intenzione di rinunciare al vitalizio europeo, oppure,
qualora abbia già manifestato tale volontà notificandola al
Parlamento europeo, se intenda renderne pubblica la richiesta".
Queste le richieste del consigliere regionale del MoVimento 5
Stelle Cristian Sergo contenute in una interrogazione dedicata ai
privilegi e alle indennità maturate come eurodeputato dalla
presidente della Regione.
"È bene ricordare - aggiunge Sergo - che la presidente in
campagna elettorale aveva promosso l'abolizione del vitalizio dei
consiglieri regionali e alla trasmissione di La7 'l'aria che
tira', appena due giorni fa ha dichiarato di essere il primo
presidente di Regione a non percepire vitalizio. Inoltre nel suo
programma elettorale sosteneva testualmente: 'è indispensabile
rendere più trasparente l'attività istituzionale e permettere una
conoscenza diretta ai cittadini. Alla riduzione dei costi si
accompagnerà, pertanto, un'operazione di trasparenza che consenta
ai cittadini di conoscere l'andamento della spesa regionale per
valutare il corretto impiego delle risorse pubbliche. Qualsiasi
documento, anche non ufficiale, e qualsiasi informazione inerente
a qualsiasi amministrazione pubblica deve essere accessibile a
chiunque, si tratta di un'operazione trasparenza sul modello del
Foia - Freedom of Information Act americano'. Peccato - attacca
il consigliere regionale pentastellato - che la trasparenza non
valga per i redditi e i vitalizi maturati da europarlamentare".
"L'indennità parlamentare mensile di un deputato europeo, al
lordo delle imposte, ammonta a 6.200,72 euro - spiega il
consigliere M5S. C'è da dire che anche gli Stati membri possono
assoggettare l'indennità a imposte nazionali e che l'indennità di
base è fissata al 38,5% del trattamento economico di base di un
giudice della Corte di giustizia delle Comunità europee. Inoltre,
l'importo mensile dell'indennità per spese generali è fissato a
4.299 euro, l'indennità di viaggio extra è fissata a un massimo
di 4.243 euro annui, quella di soggiorno giornaliero pari a 304
euro per ogni presenza e che il costo mensile del personale di
21.209 euro per eurodeputato non concorrono a determinare il
reddito personale. Una massa ingente di risorse economiche".
"Gli eurodeputati non pagano le tasse qui in Italia - rivela
Sergo - come si evince anche dalla dichiarazione dei redditi
della presidente Serracchiani, ma in Europa con un'aliquota molto
bassa vicina al 20%. La Ue prevede infatti che l'Italia possa
assoggettare l'indennità europea a imposte nazionale, ma
ovviamente il nostro Parlamento non ha mai legiferato in merito.
È un vero peccato - conclude. Se tutti e 73 gli eurodeputati
italiani facessero così, potremmo recuperare quasi un milione di
euro l'anno. Non sarà una grande somma, ma è una questione di
coerenza ed equità. Ecco perché come MoVimento 5 Stelle
chiederemo ai nostri portavoce a Roma di intervenire in tal
senso".