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Pdl: Ziberna, Giunta Serracchiani smantella sanità isontina

11.12.2013
09:53
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/AB - "Mantenere aperti gli ospedali senza assicurare loro medici e primari non è solo un'evidente contraddizione, ma una presa in giro per i cittadini dell'Isontino, che si sentono giustamente indignati per come la Giunta regionale Serracchiani sta un po' alla volta letteralmente smantellando la prestazione sanitaria della nostra provincia".

Ad affermarlo è il vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna, che ha presentato un'interpellanza alla Giunta sulla mancanza di copertura dei primariati nella sanità isontina.

"Nella sanità isontina, allo stato attuale - rileva Ziberna - si sono posti in quiescenza o sono stati trasferiti, senza essere stati sostituiti, molti primari, cioè i ruoli apicali di ambiti sanitari da cui, sia per operatività che in termini di immagine, sono le figure maggiormente rappresentative. La situazione ha interessato in particolare: il primario di radiologia di Monfalcone, il primario di cardiologia di Gorizia, il primario di nefrologia e dialisi di Gorizia (che hanno una sede anche a Monfalcone), il primario di fisioterapia di Gorizia (che ha una sede anche a Monfalcone), il primario di laboratorio di Monfalcone (che ha una sede anche a Gorizia), il responsabile del Dipartimento dei servizi (era direttore il primario di laboratorio)".

"Ciò si aggiunge alla circostanza che l'Isontino abbia già ottimizzato i servizi a seguito dell'accorpamento del primariato di ostetricia e ginecologia e quello di chirurgia. Ecco perché è giusto dire che il depauperamento della sanità isontina sta avvenendo, sia con inique azioni dirette che con gravi omissioni".

"Ecco la ragione per cui - conclude Ziberna - ho chiesto alla Giunta quando intenda procedere a bandire la copertura dei posti di primario, quali ragioni abbiano indotto l'amministrazione a mantenere scoperti ruoli così importanti della sanità isontina per così lungo tempo e se siano consapevoli che questa omissione sia stata ed è tuttora gravemente lesiva del servizio sanitario del territorio isontino".