Pdl: Novelli, inammissibili i tagli al sociale e ai più deboli
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/AB - "Quando la Giunta Tondo si è
insediata cinque anni fa - rileva il comnsigliere regionale del
Pdl Roberto Novelli - la crisi economica era già profondamente in
atto e si è sviluppata in modo drammatico negli anni successivi.
Anche allora i bilanci erano in decremento e l'opposizione di
centrosinistra ci aveva osteggiato, criticando ogni nostra scelta
e delegittimando ogni nostro provvedimento: eravamo visti come
nemici e non come avversari politici, cosa che è un sentore
comune ancora adesso. Noi, invece, abbiamo una posizione
pragmatica e costruttiva, pensiamo alle soluzioni, non alle
guerre di posizione. Dobbiamo renderci conto che fuori da qui è
in atto la protesta del movimento dei Forconi che, anche se con
metodi non sempre corretti e con infiltrazioni anche violente,
sta lanciando un messaggio di forte disagio che non possiamo più
ignorare. Questo movimento chiederà risposte anche alla nostra
Regione e noi, con questo bilancio, non saremo sicuramente in
grado di soddisfare le loro richieste".
"Con la finanziaria l'Amministrazione regionale ha fatto scelte
precise che non sono comprensibili e credo che anche una parte
della maggioranza avrà difficoltà a digerire, visto che non tiene
minimamente conto del disagio sociale che sta crescendo nella
società. Non so però come farà a reggere la situazione, visto che
toccherà a loro spiegare sul territorio tutti i tagli che sono
ingiustamente apportati. Si tratta di scelte che non vanno a
potenziare la difesa dei più deboli e il sociale: questa
finanziaria ha completamente smantellato un sistema
associazionistico del privato sociale con un'idea centralistica
che è ancora tutta da dimostrare, ma che credo non produrrà
effetti benefici, anzi".
"Per quanto riguarda la sanità e il sociale - aggiunge Novelli -
mancano oltre 120 milioni di euro e sappiamo benissimo che ci
sono problemi di non facile soluzione, ma abbiamo visto come,
invece, nel settore della cultura sia stata fatta una scelta
coerente con quanto promesso in campagna elettorale, ovvero con
un aumento del 20% della risorse disponibili. Forse in questo
momento si poteva pensare di più al sociale".
"Da parte nostra - conclude Novelli - c'è sicuramente un grande
senso di responsabilità per affrontare questa difficilissima
finanziaria, ma non possiamo stare a guardare di fronte a una
drastica riduzione dei fondi dedicati a quelli che sono i settori
più sensibili e più in difficoltà della nostra società".