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Pdl: Novelli, inammissibili i tagli al sociale e ai più deboli

11.12.2013
17:29
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/AB - "Quando la Giunta Tondo si è insediata cinque anni fa - rileva il comnsigliere regionale del Pdl Roberto Novelli - la crisi economica era già profondamente in atto e si è sviluppata in modo drammatico negli anni successivi. Anche allora i bilanci erano in decremento e l'opposizione di centrosinistra ci aveva osteggiato, criticando ogni nostra scelta e delegittimando ogni nostro provvedimento: eravamo visti come nemici e non come avversari politici, cosa che è un sentore comune ancora adesso. Noi, invece, abbiamo una posizione pragmatica e costruttiva, pensiamo alle soluzioni, non alle guerre di posizione. Dobbiamo renderci conto che fuori da qui è in atto la protesta del movimento dei Forconi che, anche se con metodi non sempre corretti e con infiltrazioni anche violente, sta lanciando un messaggio di forte disagio che non possiamo più ignorare. Questo movimento chiederà risposte anche alla nostra Regione e noi, con questo bilancio, non saremo sicuramente in grado di soddisfare le loro richieste".

"Con la finanziaria l'Amministrazione regionale ha fatto scelte precise che non sono comprensibili e credo che anche una parte della maggioranza avrà difficoltà a digerire, visto che non tiene minimamente conto del disagio sociale che sta crescendo nella società. Non so però come farà a reggere la situazione, visto che toccherà a loro spiegare sul territorio tutti i tagli che sono ingiustamente apportati. Si tratta di scelte che non vanno a potenziare la difesa dei più deboli e il sociale: questa finanziaria ha completamente smantellato un sistema associazionistico del privato sociale con un'idea centralistica che è ancora tutta da dimostrare, ma che credo non produrrà effetti benefici, anzi".

"Per quanto riguarda la sanità e il sociale - aggiunge Novelli - mancano oltre 120 milioni di euro e sappiamo benissimo che ci sono problemi di non facile soluzione, ma abbiamo visto come, invece, nel settore della cultura sia stata fatta una scelta coerente con quanto promesso in campagna elettorale, ovvero con un aumento del 20% della risorse disponibili. Forse in questo momento si poteva pensare di più al sociale".

"Da parte nostra - conclude Novelli - c'è sicuramente un grande senso di responsabilità per affrontare questa difficilissima finanziaria, ma non possiamo stare a guardare di fronte a una drastica riduzione dei fondi dedicati a quelli che sono i settori più sensibili e più in difficoltà della nostra società".