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M5S: Dal Zovo, molluschicoltori fermi senza spiegazioni

12.12.2013
17:54
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - "Nei giorni scorsi abbiamo raccolto la denuncia di alcuni molluschicoltori della provincia di Trieste che, per un'ordinanza dell'Azienda sanitaria, da tre settimane non possono né raccogliere né vendere i molluschi. L'Azienda sanitaria, senza dare alcuna spiegazione, ha infatti bloccato la loro attività in via precauzionale".

La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo ha prontamente raccolto le preoccupazioni di questi piccoli imprenditori. "Contattando - non senza qualche difficoltà - prima l'Arpa e quindi i tecnici dell'Azienda sanitaria, abbiamo scoperto che l'ordinanza è stata emessa perché le analisi che vengono effettuate ogni settimana avevano messo in rilievo un valore dubbio riguardante l'acido okadaico. Si tratta di una tossina che scaturisce dalla fioritura delle alghe e che può provocare intossicazioni alimentari - spiega Dal Zovo. A questo punto i molluschicoltori ci hanno spiegato che Arpa ha a disposizione un kit di prelievo molto più preciso e molto più veloce. Uno strumento, riconosciuto anche dall'Unione europea, che permette di avere i risultati entro 24 ore". "Abbiamo chiesto pertanto all'assessore regionale all'ambiente Sara Vito di attivarsi immediatamente. L'Arpa deve fare subito nuove analisi per capire se i molluschicoltori possano riprendere la loro attività il più rapidamente possibile. Quanto accaduto è gravissimo - attacca la portavoce M5S. Questi imprenditori sono fermi da tre settimane senza sapere il perché. Produzione ferma, vendita ferma a vantaggio dei concorrenti sloveni e croati, senza contare che le festività sono alle porte.

"È ovvio che bisogna prestare la massima cautela quando si parla di salute dei cittadini, ma avere in casa strumenti in grado di dare risposte immediate e non utilizzarli è da irresponsabili. Preoccupa soprattutto - aggiunge - il disinteresse da parte della Giunta Serracchiani. L'assessore Vito deve individuare le responsabilità e, nel caso, prendere pesanti provvedimenti. La burocrazia, l'incuria e la malagestione non possono uccidere le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia".