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PD-Ssk: Gabrovec, su protocollo Prosecco pesa immobilismo Giunta Tondo

19.12.2013
11:45
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/MPB - Il vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec, esponente della Slovenska skupnost nelle file del PD, esprime in una nota il suo rammarico per la risposta del ministro per le risorse agricole in merito al Prosecco.

"La risposta del ministro De Girolamo all'on. Prodani in merito agli impegni (disattesi) nei confronti dell'agricoltura triestina - scrive Gabrovec - non fa che confermare ciò che ben si sapeva: il principale colpevole è la Regione, segnatamente la classe politica che ha governato tra la primavera 2010, quando fu siglato il 'protocollo d'intesa finalizzato al coordinamento degli interventi' tra ministero, Regione, associazioni di categoria e Consorzio, e la scorsa primavera con le elezioni che hanno visto il passaggio di timone a favore della presidente Serracchiani.

"Per quel che riguarda la promozione, lo sanno anche i muri quanto è stato investito e spesso, purtroppo, sperperato sotto il segno del Tipicamente Friulano, mentre per il centro di promozione delle eccellenze locali (a Prosecco) venivano stanziati alla Camera di commercio triestina i primi 200.000 euro che difficilmente potranno bastare.

"Prendo quindi atto con rammarico della risposta del ministro De Girolamo, che rimarca chiaramente come l'allora Giunta regionale, segnatamente l'accoppiata Tondo-Violino, poco o nulla abbia chiesto e proposto a Roma.

"Il recupero degli storici terrazzamenti carsici rimane a tutt'oggi limitato a un primo progetto pilota affidato al Consorzio di bonifica pianura isontina. È stato pubblicato il masterplan, un progetto pluriennale per lo sviluppo rurale dell'area del Carso triestino, che ha fatto emergere potenzialità di investimento per oltre cento milioni di euro - mai minimamente finanziato. Su questo punto, direi quello principale, le responsabilità sono tutte regionali, considerato che nel protocollo viene chiaramente indicato al comma 2 dell'art.3 come sia la Regione chiamata a reperire fondi atti a finanziare gli interventi con adeguate dotazioni pubbliche scaglionate negli anni previsti dal Piano (masterplan), per dare ampliamento alla realtà produttiva agricola.

"Chiaro che la Regione può e, a mio avviso, deve a sua volta chiedere aiuto al MIPAF o anche al vicino Veneto, oggi governato dall'allora ministro Zaia, che gode - vale la pena ricordarlo - dei principali benefici economici garantiti dalla tutela del marchio Prosecco.

"Sul fronte della semplificazione delle pastoie burocratiche, che frenano al nascere ogni nuova progettualità, si è fatto altresì poco o niente.

"La finanziaria regionale appena approvata - per i motivi che sono ben noti - non concedeva spazi di investimento. È per questo che assume una valenza particolarmente significativa, anche alla luce della posizione romana, l'impegno (proposto con un mio ordine del giorno e sottoscritto anche da Stefano Ukmar, PD ed Emiliano Edera, Cittadini) della Giunta a predisporre gli strumenti necessari a far sì che il Masterplan del Carso non rimanga una raccolta di buoni propositi e a prevedere la possibilità di individuare nel nuovo Piano di sviluppo rurale 2014-2020 parametri specifici che favoriscano gli interventi nell'area svantaggiata del Carso tesi a perseguire uno sviluppo dell'agricoltura compatibile con le peculiarità del territorio e con la necessità di una produzione orientata alla qualità e al recupero delle produzioni tipiche in modo da renderlo attrattivo anche per il turismo eno-gastronomico.

"L'appuntamento è quindi fissato a metà estate con l'assestamento di bilancio e il nuovo PSR, quando - conclude Gabrovec - sarà chiaro se il cambio dei musicisti abbia portato anche a una nuova sinfonia".