PD-Ssk: Gabrovec, su protocollo Prosecco pesa immobilismo Giunta Tondo
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/MPB - Il vicepresidente del
Consiglio regionale Igor Gabrovec, esponente della Slovenska
skupnost nelle file del PD, esprime in una nota il suo rammarico
per la risposta del ministro per le risorse agricole in merito al
Prosecco.
"La risposta del ministro De Girolamo all'on. Prodani in merito
agli impegni (disattesi) nei confronti dell'agricoltura triestina
- scrive Gabrovec - non fa che confermare ciò che ben si sapeva:
il principale colpevole è la Regione, segnatamente la classe
politica che ha governato tra la primavera 2010, quando fu
siglato il 'protocollo d'intesa finalizzato al coordinamento
degli interventi' tra ministero, Regione, associazioni di
categoria e Consorzio, e la scorsa primavera con le elezioni che
hanno visto il passaggio di timone a favore della presidente
Serracchiani.
"Per quel che riguarda la promozione, lo sanno anche i muri
quanto è stato investito e spesso, purtroppo, sperperato sotto il
segno del Tipicamente Friulano, mentre per il centro di
promozione delle eccellenze locali (a Prosecco) venivano
stanziati alla Camera di commercio triestina i primi 200.000 euro
che difficilmente potranno bastare.
"Prendo quindi atto con rammarico della risposta del ministro De
Girolamo, che rimarca chiaramente come l'allora Giunta regionale,
segnatamente l'accoppiata Tondo-Violino, poco o nulla abbia
chiesto e proposto a Roma.
"Il recupero degli storici terrazzamenti carsici rimane a
tutt'oggi limitato a un primo progetto pilota affidato al
Consorzio di bonifica pianura isontina. È stato pubblicato il
masterplan, un progetto pluriennale per lo sviluppo rurale
dell'area del Carso triestino, che ha fatto emergere potenzialità
di investimento per oltre cento milioni di euro - mai minimamente
finanziato. Su questo punto, direi quello principale, le
responsabilità sono tutte regionali, considerato che nel
protocollo viene chiaramente indicato al comma 2 dell'art.3 come
sia la Regione chiamata a reperire fondi atti a finanziare gli
interventi con adeguate dotazioni pubbliche scaglionate negli
anni previsti dal Piano (masterplan), per dare ampliamento alla
realtà produttiva agricola.
"Chiaro che la Regione può e, a mio avviso, deve a sua volta
chiedere aiuto al MIPAF o anche al vicino Veneto, oggi governato
dall'allora ministro Zaia, che gode - vale la pena ricordarlo -
dei principali benefici economici garantiti dalla tutela del
marchio Prosecco.
"Sul fronte della semplificazione delle pastoie burocratiche, che
frenano al nascere ogni nuova progettualità, si è fatto altresì
poco o niente.
"La finanziaria regionale appena approvata - per i motivi che
sono ben noti - non concedeva spazi di investimento. È per questo
che assume una valenza particolarmente significativa, anche alla
luce della posizione romana, l'impegno (proposto con un mio
ordine del giorno e sottoscritto anche da Stefano Ukmar, PD ed
Emiliano Edera, Cittadini) della Giunta a predisporre gli
strumenti necessari a far sì che il Masterplan del Carso non
rimanga una raccolta di buoni propositi e a prevedere la
possibilità di individuare nel nuovo Piano di sviluppo rurale
2014-2020 parametri specifici che favoriscano gli interventi
nell'area svantaggiata del Carso tesi a perseguire uno sviluppo
dell'agricoltura compatibile con le peculiarità del territorio e
con la necessità di una produzione orientata alla qualità e al
recupero delle produzioni tipiche in modo da renderlo attrattivo
anche per il turismo eno-gastronomico.
"L'appuntamento è quindi fissato a metà estate con l'assestamento
di bilancio e il nuovo PSR, quando - conclude Gabrovec - sarà
chiaro se il cambio dei musicisti abbia portato anche a una nuova
sinfonia".