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Citt: Paviotti, legge welfare immigrati eticamente corretta

20.12.2013
14:24
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/AB - Nel dibattito che ha portato all'approvazione della proposta di legge sull'accesso alle prestazioni sociali di cittadini italiani e migranti è intervenuto anche Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale.

"Il provvedimento ha rimesso ordine in una norma incostituzionale che sollevava molte perplessità e che aveva il torto di cavalcare una protesta strumentalizzata politicamente dalla Lega Nord. I Comuni che hanno ritenuto di applicare le norme si sono ritrovati ad affrontare (per poi perderle) diverse cause civili, intentate da chi era stato ingiustamente escluso dall'accesso alle prestazioni. E così, oltre a dover comunque erogare il contributo (a volte persino di tasca propria perché nel frattempo avevano già assegnato tutti i fondi messi a disposizione della Regione) hanno pure dovuto sostenere le spese legali. Alcune parti di questa legge, infatti, discriminavano i cittadini stranieri in quanto tali, non tenendo in considerazione che per la stragrande maggioranza si tratta di persone che lavorano, contribuiscono al welfare e hanno il diritto, come ogni altro cittadino del Friuli Venezia Giulia, di accedere ai servizi sociali. Siamo convinti - ha sottolineato Paviotti - che gli stranieri rappresentino un arricchimento per la nostra comunità così come noi italiani (tra cui migliaia di friulani) lo siamo stati in passato in molte parti del mondo. Quella approvata oggi dal centrosinistra è dunque una riforma giusta e corretta sia sotto l'aspetto giuridico sia dal punto di vista etico".