Citt: Paviotti, legge welfare immigrati eticamente corretta
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/AB - Nel dibattito che ha portato
all'approvazione della proposta di legge sull'accesso alle
prestazioni sociali di cittadini italiani e migranti è
intervenuto anche Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini in
Consiglio regionale.
"Il provvedimento ha rimesso ordine in una norma incostituzionale
che sollevava molte perplessità e che aveva il torto di cavalcare
una protesta strumentalizzata politicamente dalla Lega Nord. I
Comuni che hanno ritenuto di applicare le norme si sono ritrovati
ad affrontare (per poi perderle) diverse cause civili, intentate
da chi era stato ingiustamente escluso dall'accesso alle
prestazioni. E così, oltre a dover comunque erogare il contributo
(a volte persino di tasca propria perché nel frattempo avevano
già assegnato tutti i fondi messi a disposizione della Regione)
hanno pure dovuto sostenere le spese legali. Alcune parti di
questa legge, infatti, discriminavano i cittadini stranieri in
quanto tali, non tenendo in considerazione che per la stragrande
maggioranza si tratta di persone che lavorano, contribuiscono al
welfare e hanno il diritto, come ogni altro cittadino del Friuli
Venezia Giulia, di accedere ai servizi sociali. Siamo convinti -
ha sottolineato Paviotti - che gli stranieri rappresentino un
arricchimento per la nostra comunità così come noi italiani (tra
cui migliaia di friulani) lo siamo stati in passato in molte
parti del mondo. Quella approvata oggi dal centrosinistra è
dunque una riforma giusta e corretta sia sotto l'aspetto
giuridico sia dal punto di vista etico".