M5S:Dal Zovo,nomine Ater,per Serracchiani meritocrazia non conta
(ACON) , 31 dic - COM/MPB - "I cinque 'nuovi' amministratori
unici delle Ater del Friuli Venezia Giulia sono tutti personaggi
politici già ben noti: ex candidati alle recenti elezioni
regionali, consiglieri comunali, ex membri dei cda delle stesse
Ater, esponenti del Partito democratico: ecco come intende il
cambiamento la presidente della Giunta regionale Serracchiani".
La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo
commenta così le recenti nomine alle Ater regionali.
"In queste nomine non c'è nulla di meritocratico - attacca Dal
Zovo -. Raffaele Leo è stato candidato alle regionali con il Pd
ed è un ex vicepresidente dell'Ater di Trieste. Luciano Aita ha
tentato di entrare in Consiglio regionale nelle liste del Pd, è
stato componente del cda unico voluto da Tondo dopo essere stato
anche presidente Ater di Udine. Angela Caldarera, vicina a Renzi,
ha rappresentato il neo segretario del Pd, nel coordinamento
provinciale di Gorizia per le primarie, oltre ad essere già stata
consigliera comunale al Comune di Ronchi. Massimo Mentil è
consigliere comunale a Paluzza e a Gonars e membro della
segreteria provinciale di Udine del Pd. Monica Pase, oltre ad
essere stata candidata alle elezioni regionali del 2008, è
consigliera comunale ad Azzano Decimo e fa parte della segreteria
del Pd di Pordenone.
"Basta con le nomine calate dall'alto per gratificare persone
organiche al Partito democratico - aggiunge la portavoce M5S -.
Queste selezioni devono avvenire invece attraverso un concorso
per premiare persone competenti e non ricattabili dai partiti.
"Con un emendamento, in Consiglio regionale durante la recente
riforma Ater abbiamo già spezzato questi favoritismi e questa
abitudine clientelare da vecchia politica. Il consiglio dei
revisori verrà nominato, infatti, dal Consiglio regionale e alla
minoranza spetterà il presidente, un membro effettivo e uno
supplente. In questo modo anche le minoranze potranno essere
rappresentate e partecipare alla riforma vera e propria del
sistema Ater, in nome di quella partecipazione richiesta sempre
dalla presidente ma sempre ostacolata. I cittadini potranno così
contare su una rappresentanza di tutte le forze politiche.
"In quella sede - conclude Dal Zovo - il MoVimento proporrà dei
nominativi in modo da avere persone 'fresche' e competenti e
senza la tessera di nessun partito in tasca".