M5S:Dal Zovo,no a costruzione impianto elettrico su Torrente Arzino
(ACON) Trieste, 4 gen - COM/MPB - "È assurdo leggere sulla
stampa del progetto di un nuovo impianto elettrico che potrebbe
minacciare il torrente Arzino. Questo corso d'acqua è, infatti,
uno dei pochi ancora inviolati da interessi economici, protetto
dai cittadini e, per il tratto compreso nel territorio comunale
di Vito d'Asio, dal piano regolatore comunale dove all'articolo
21 bis delle norme di attuazione si legge: 'Il torrente Arzino,
con i suoi principali affluenti, costituisce un elemento naturale
del territorio regionale di sicuro rilievo, potendosi definire
come uno dei pochi (forse l'unico) corso d'acqua allo stato
pressoché naturale'. Trattandosi di una zona avente particolari
contenuti di carattere ambientale e paesaggistico, in esse il
piano prevede tra l'altro il divieto di realizzare 'opere
infrastrutturali legate all'uso produttivo dell'acqua' ".
La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo
prende posizione sull'ipotesi di sfruttamento a fini commerciali
del torrente Arzino.
"Pur non ricadendo nel territorio di Vito d'Asio, la centralina
si colloca su un torrente che la lungimiranza degli
amministratori di quel Comune ha considerato come un bene da
proteggere adottando le norme di tutela sopra descritte -
aggiunge dal Zovo -. Il torrente va visto, infatti, come un
elemento ambientale unico e continuo. Pertanto l'auspicio è che
anche gli altri comuni adottino norme di tutela analoghe visto
che la centralina in progetto si trova nel territorio del Comune
di Preone dove non vige questo piano regolatore.
"Se tutto questo non bastasse a fermare questo progetto, in
Regione stiamo trattando il piano tutela delle acque che prevede
regole molto stringenti e severe per l'installazione di nuove
centraline idroelettriche.
"È ora di dire basta allo sfruttamento dei nostri corsi d'acqua e
dei nostri laghi. Abbiamo già visto gli effetti che possono avere
le prese d'acqua nei nostri fiumi. Abbiamo devastato il Lago di
Cavazzo con lo scarico della centrale e anche il fiume Isonzo
risulta impoverito e ferito poiché quasi tutte le sue acque
vengono convogliate nel canale dei dottori - precisa la portavoce
M5S -. Dobbiamo riprenderci la nostra natura, tutelarla e
difenderla. Altrimenti non ci rimarrà nulla. Per questo
appoggiamo il Movimento Tutela Arzino e ci rendiamo disponibili a
fare tutto ciò che potremo in Regione.
"Ricordiamo infine che il 24 ottobre 2012 è già stata presentata
in Regione una petizione, la n.37, promossa dal Movimento Tutela
Arzino con la collaborazione di Legambiente Fvg, Wwf e altri
comitati. Una petizione firmata da 2.187 cittadini proprio per
'la salvaguardia dell'integrità ambientale e idraulica del
torrente Arzino e dei suoi affluenti'.
"Se la Regione imparasse a non chiudere questi documenti nel
cassetto ma a dare il giusto peso alle istanze dei cittadini -
conclude Dal Zovo -, ora, come per molte altre emergenze, non
saremmo ancora qui a parlarne".
MPB