II Comm: audizione con EnergoClub onlus su simbiosi industriale
(ACON) Trieste, 8 gen - MPB - La simbiosi industriale e le
opportunità e i benefici che da questa strategia possono derivare
dal punto di vista economico, occupazionale e ambientale sono
state al centro dell'audizione che la II Commissione del
Consiglio regionale, presieduta da Alessio Gratton (SEL), ha
tenuto con EnergoClub onlus, movimento di opinione e ricerca per
la promozione a livello globale di un sistema energetico basato
su fonti di energia rinnovabili.
In Italia l'energia per oltre l'85% deriva ancora da fonti
fossili, acquisite dall'estero, e promuovere per famiglie,
imprese, amministrazioni locali, la transizione da esse alle
rinnovabili, presenti sul territorio e sufficenti a coprire il
fabbisogno, è l'obiettivo dell'Associazione senza fini di lucro
EnergoClub - ha spiegato il presidente Gianfranco Padovan
affiancato da collaboratori ed esperti, evidenziando sia il
lavoro fin qui svolto soprattutto con le famiglie che vengono
aiutate con un lavoro di consulenza e primo orientamento a
raggiungere l'autonomia energetica, sia l'interazione avviata con
il mondo delle imprese per sviluppare quella simbiosi industriale
fra aziende dissimili attraverso la quale è possibile riciclare
materiale che non ha ancora esaurito la sua vita operativa,
rendere i rifiuti derivati da un determinato ciclo produttivo
materialili utilizzabili in cicli diversi, risparmiando costi di
smaltimento e per l'ambiente, e ricavando remunerazione e
occupazione.
Una azione, quella di EnergoClub, che in Italia conta circa 3800
soci, che comprende anche informazione nelle scuole e che fra gli
interventi di simbiosi industriale che sta promuovendo, in
contatto anche con il ministero dei trasporti, vede la
riconversione delle auto usate in auto elettriche.
Ma a offrire alla Commissione un quadro più ampio e dettagliato
delle possibilità legate a questa strategia, nata già alla fine
degli anni '40, sono intervenuti due esperti - Laura Cutaia
dell'unità tecnologie ambientali dell'ENEA e Stefano Petti
dell'International Synergies Ltd, principale interlocutore
europeo - che sono anche fra gli autori di una guida dal titolo
"Questa svolta tocca a noi", sulla transizione dalle fonti
fossili alle rinnovabili, curata da EnergoClub Onlus a servizio
appunto di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni.
A loro il compito di illustrare, con esempi concreti di
iniziative già in atto sia a livello europeo che italiano, come
sia possibile che i residui industriali di un'azienda possano
diventare materia prima in un altro processo produttivo di altra
diversa impresa, evidenziando sia le potenzialità sia le
difficoltà da superare in termini anche normativi, per quanto
riguarda gli aspetti procedurali e di filiera, tanto per quanto
concerne la produzione quanto il recupero, perchè - questo è il
dato evidenziato - i vantaggi di recuperare gli scarti
solitamente non ricadono sul produttore dei residui.
La simbiosi industriale, che rientra in quella disciplina
denominata ecologia industriale, consente invece di programmare
oltre alla produzione anche la gestione dei residui, così che non
diventino mai scarto ma sottoprodotto per altre attività,
generando una economia circolare con risparmio di oneri e
produzione di utili. E all'economia circolare che verte
sull'energia guarda con attenzione anche l'Unione europea,
prevedendo specifici fondi.
L'obiettivo, sullo sfondo, è di arrivare a una piattaforma
nazionale facendo sì che nel frattempo le iniziative a livello
regionale si sviluppino su un modello comune poi facilmente
integrabile.
Interesse è stato espresso dai consiglieri, in particolare
Cristian Sergo (M5S), con riferimento tra l'altro al piano
industriale da attuare in regione e Alessandro Colautti (Pdl)
che, ricordando gli impegni regionali per l'efficienza
energetica, ha posto l'accento sul ruolo del Consiglio regionale
per creare le condizioni legislative più opportune; lo stesso
presidente Gratton, sottolineando l'attenzione della Commissione,
ha auspicato che il tema possa essere posto presto all'attenzione
anche dell'Esecutivo perchè - ha concluso - per dare un aiuto
agli imprenditori serve una regia regionale e l'argomento è di
grande interesse per le tematiche produttive e ambientali, sulle
quali puntare per una industria sostenibile.
(immagini tv)