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II Comm: audizione con EnergoClub onlus su simbiosi industriale

08.01.2014
15:19
(ACON) Trieste, 8 gen - MPB - La simbiosi industriale e le opportunità e i benefici che da questa strategia possono derivare dal punto di vista economico, occupazionale e ambientale sono state al centro dell'audizione che la II Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessio Gratton (SEL), ha tenuto con EnergoClub onlus, movimento di opinione e ricerca per la promozione a livello globale di un sistema energetico basato su fonti di energia rinnovabili.

In Italia l'energia per oltre l'85% deriva ancora da fonti fossili, acquisite dall'estero, e promuovere per famiglie, imprese, amministrazioni locali, la transizione da esse alle rinnovabili, presenti sul territorio e sufficenti a coprire il fabbisogno, è l'obiettivo dell'Associazione senza fini di lucro EnergoClub - ha spiegato il presidente Gianfranco Padovan affiancato da collaboratori ed esperti, evidenziando sia il lavoro fin qui svolto soprattutto con le famiglie che vengono aiutate con un lavoro di consulenza e primo orientamento a raggiungere l'autonomia energetica, sia l'interazione avviata con il mondo delle imprese per sviluppare quella simbiosi industriale fra aziende dissimili attraverso la quale è possibile riciclare materiale che non ha ancora esaurito la sua vita operativa, rendere i rifiuti derivati da un determinato ciclo produttivo materialili utilizzabili in cicli diversi, risparmiando costi di smaltimento e per l'ambiente, e ricavando remunerazione e occupazione.

Una azione, quella di EnergoClub, che in Italia conta circa 3800 soci, che comprende anche informazione nelle scuole e che fra gli interventi di simbiosi industriale che sta promuovendo, in contatto anche con il ministero dei trasporti, vede la riconversione delle auto usate in auto elettriche.

Ma a offrire alla Commissione un quadro più ampio e dettagliato delle possibilità legate a questa strategia, nata già alla fine degli anni '40, sono intervenuti due esperti - Laura Cutaia dell'unità tecnologie ambientali dell'ENEA e Stefano Petti dell'International Synergies Ltd, principale interlocutore europeo - che sono anche fra gli autori di una guida dal titolo "Questa svolta tocca a noi", sulla transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili, curata da EnergoClub Onlus a servizio appunto di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni.

A loro il compito di illustrare, con esempi concreti di iniziative già in atto sia a livello europeo che italiano, come sia possibile che i residui industriali di un'azienda possano diventare materia prima in un altro processo produttivo di altra diversa impresa, evidenziando sia le potenzialità sia le difficoltà da superare in termini anche normativi, per quanto riguarda gli aspetti procedurali e di filiera, tanto per quanto concerne la produzione quanto il recupero, perchè - questo è il dato evidenziato - i vantaggi di recuperare gli scarti solitamente non ricadono sul produttore dei residui.

La simbiosi industriale, che rientra in quella disciplina denominata ecologia industriale, consente invece di programmare oltre alla produzione anche la gestione dei residui, così che non diventino mai scarto ma sottoprodotto per altre attività, generando una economia circolare con risparmio di oneri e produzione di utili. E all'economia circolare che verte sull'energia guarda con attenzione anche l'Unione europea, prevedendo specifici fondi. L'obiettivo, sullo sfondo, è di arrivare a una piattaforma nazionale facendo sì che nel frattempo le iniziative a livello regionale si sviluppino su un modello comune poi facilmente integrabile.

Interesse è stato espresso dai consiglieri, in particolare Cristian Sergo (M5S), con riferimento tra l'altro al piano industriale da attuare in regione e Alessandro Colautti (Pdl) che, ricordando gli impegni regionali per l'efficienza energetica, ha posto l'accento sul ruolo del Consiglio regionale per creare le condizioni legislative più opportune; lo stesso presidente Gratton, sottolineando l'attenzione della Commissione, ha auspicato che il tema possa essere posto presto all'attenzione anche dell'Esecutivo perchè - ha concluso - per dare un aiuto agli imprenditori serve una regia regionale e l'argomento è di grande interesse per le tematiche produttive e ambientali, sulle quali puntare per una industria sostenibile.

(immagini tv)