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V Comm: superamento Province, illustrati due testi legge

10.01.2014
13:10
(ACON) Trieste, 10 gen - MPB/AB - Rendere più efficace il sistema e farlo funzionare meglio. E' questo l'obiettivo dei due provvedimenti legislativi all'attenzione della V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (PD), entrambi di iniziativa della Giunta. A illustrarli l'assessore Paolo Panontin.

Si tratta della proposta di legge nazionale n. 1, presentata lo scorso 21 novembre, contenente modifiche allo Statuto della Regione in materia di enti locali e di elettorato passivo alle elezioni regionali, e del disegno di legge presentato dalla Giunta il 2 gennaio di quest'anno, concernente la disciplina delle elezioni provinciali.

La proposta di modifiche allo Statuto, in tutto 8 articoli, punta a consentire alla Regione la soppressione del livello ordinamentale delle Province e la definizione di un nuovo modello istituzionale regionale. Sullo sfondo la volontà di anticipare il processo di riforma costituzionale già avviato dall'Esecutivo nazionale per realizzare un ordinamento fondato su due soli livelli di governo politico - la Regione e i Comuni - espressione della sovranità popolare.

Con questo provvedimento - ha precisato Panontin - vogliamo avere competenza di rango costituzionale per poter operare con legge ordinaria sulla soppressione delle Province fissandone il termine che decideremo di darci. Ma vogliamo anche sostenere e rafforzare il lavoro dei nostri parlamentari che, vedendo approvato questo testo, avrebbero una più forte copertura politica. La Sardegna - ha aggiunto - ha approvato a settembre la sua riforma statutaria per la soppressione delle Province e l'ha trasmessa al Parlamento: potremmo quindi accodarci a quell'iniziativa chiedendo la calendarizzazione congiunta per l'esame dei due testi.

Quanto al testo, il Friuli Venezia Giulia ha potestà legislativa esclusiva in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni. Le modifiche riguardano gli articoli 10, 11, 15, 51, 54, 59 e 62 dello Statuto e inoltre sono previste alcune disposizioni transitorie. E se obiettivi strategici e politici del provvedimento sono semplificare i livelli di governo locale e costruire le basi per una riforma che tenga conto delle peculiarità economiche, culturali, sociali, linguistiche e geografiche della regione, si prevede anche la modifica della norma relativa all'età minima per l'elezione a consigliere regionale, abbassandola dai 25 anni alla soglia della maggiore età. Le Province autonome di Trento e Bolzano hanno la medesima soglia, mentre Sicilia e Valle d'Aosta l'hanno fissata a 21 anni.

Il disegno di legge sulle elezioni provinciali - in tutto 33 articoli - si inserisce nel progetto di riforma e riordino del sistema Regione-Autonomie locali, il cui punto di arrivo è il superamento dell'ente Provincia, obiettivo che per la lunghezza dei procedimenti legislativi di approvazione delle modifiche allo Statuto e per la necessità di un ampio processo partecipativo alla riforma, implicano passaggi intermedi.

In questo contesto si inserisce la sostituzione dell'elezione diretta degli organi provinciali trasformandoli in enti di secondo grado. Si tiene inoltre conto delle scadenze diverse: quest'anno degli organi provinciali di Pordenone, il 2016 di quelli di Gorizia e Trieste e il 2018 di quelli di Udine.

Anche il disegno di legge, come l'attuale disciplina, prevede la ripartizione del territorio di ciascuna provincia in collegi elettorali, tuttavia i nuovi sono in numero inferiore rispetto a quelli attuali e comprendono aree territoriali più vaste sul modello dei distretti sanitari, tanto da poter essere considerati una anticipazione degli ambiti territoriali ottimali che la legge regionale di riforma delle autonomie locali dovrà determinare per individuare le aggregazioni territoriali su cui si innesteranno le forme associative destinate a svolgere le funzioni amministrative di area vasta.

Il provvedimento vede l'articolato suddiviso in tre Capi, che disciplinano rispettivamente gli organi, le modalità di elezione di essi e le disposizioni transitorie e finali.

La V Commissione ha infine deciso come procedere: mercoledì della prossima settimana (15 gennaio) dedicherà una seduta alle audizioni e giovedì verrà convocata per l'intera giornata per l'esame dei provvedimenti che, se non dovesse concludersi, verrà ripreso martedì 21 gennaio.

(immagini tv)